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Altri canti di Marte. Udire in voce mista al dolce suono

Altri canti di Marte. Udire in voce mista al dolce suono
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Rilegato:
463 Pagine
Editore:
Marsilio
Pubblicato:
21/10/2015
Isbn o codice id
9788831721813

Descrizione

Questo libro era nato come continuazione de "La virtù dell'elefante", che di nuovo ha fatto conoscere Paolo Isotta storico della musica e lo ha rivelato protagonista della letteratura italiana. Isotta avrebbe dovuto fare qualche correzione, parlare di qualche amico vecchio e nuovo, di qualche altro libro letto, di qualche film visto, di musica ascoltata. Però quando ha incominciato a scrivere non immaginava che quest'opera possedesse una volontà propria e, nel breve giro della stesura (da gennaio a luglio del 2015), la affermasse progressivamente. Così "Altri canti di Marte" è la serie di aggiunte e correzioni promessa; ma contiene anche le più profonde riflessioni dell'autore sulla musica: scritte adesso ed ex novo. Vi sono le pagine sui prediletti Alessandro Scarlatti, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Cajkovskij, Verdi; e una "lettura" del "Parsifal" di Wagner che apporta nuova luce sul capolavoro. Ma l'indagine di Isotta si è rivolta particolarmente al Novecento musicale: i capitoli più densi sono quelli su George Enescu, Karol Szymanowski, Franco Alfano, Ottorino Respighi e Gino Marinuzzi, che fin qui nessuno aveva considerato addirittura come fra i sommi compositori del Novecento. Dopo questo libro la storia musicale del ventesimo secolo dovrà essere riscritta. Il titolo “Altri canti di Marte” viene dall’omonimo sonetto di Giovanni Battista Marino. “Canti” è un congiuntivo esortativo: il poeta invita altri a cantare le imprese guerresche e “i trionfi di morte orrida e fera”: egli canterà l’amore. E questo libro è un canto d’amore per la musica e per la vita.