Torna indietro

Il paese dei coppoloni

Il paese dei coppoloni
17,10 -5%   18,00 

Ordina ora per riceverlo martedì 7 maggio. 

34 punti carta PAYBACK
Libro:
352 Pagine
Editore:
Feltrinelli
Pubblicato:
01/04/2015
Isbn o codice id
9788807031274

Descrizione

"Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?" Così si chiede al viandante-narratore nelle terre dei padri. Il viandante procede con il passo dell'iniziato, lo sguardo affilato, la memoria popolata di storie. E le storie gli vengono incontro nelle vesti di figure, ciascuna portatrice di destino, che hanno il compito di ispirati accompagnatori. Luoghi e personaggi suonano, con i loro "stortinomi", immobili e mitici, immersi in un paesaggio umano e geografico che mescola il noto e l'ignoto. Scatozza "domatore di camion", Mandarino "pascitore di uomini", la Totara, Cazzariegghio, Pacchi Pacchi, Testadiuccello, Camoia, la Marescialla: ciascuno ragguaglia il viandante, ciascuno lo mette in guardia, ciascuno sembra custode di una verità che tanto più ci riguarda, quanto più è fuori dalla Storia. Il viandante deve misurarsi, insieme al lettore, con un patrimonio di saggezza che sembra aver abbandonato tutti quanti si muovono per sentieri e strade, sotto la luna, nella luce del meriggio, accompagnati dall'abbaiare dei cani. E poi ci sono la musica e i musicanti. La musica da sposalizio, da canto a sonetto, la musica per uccidere il porco, la musica da ballo per cadere "sponzati come baccalà", la musica da serenata, il lamento funebre, la musica rurale, da resa dei conti.

La nostra recensione

Vinicio Capossela, artista completo e fecondo, è riuscito a unire in questo romanzo, intriso di meraviglia e saggezza, due diversi e importanti generi letterari, la favolistica, che getta le radici nella tradizione popolare, e il racconto di viaggio, che da Ulisse in poi accompagna la nostra cultura. A tenere insieme la trama di questo prezioso tessuto narrativo sono i personaggi, i luoghi, le visioni, i suoni e le suggestioni che l’autore intreccia in un mirabolante e rutilante susseguirsi di episodi che il racconto del narratore-viaggiatore registra nella memoria, seguendo una mappa dell’anima e dei sensi che del viaggio si fa guida sicura. Il paese dei coppoloni è un villaggio spirituale per eccellenza, nel senso più largo del termine, di quello spirito che sopravanza, senza escluderlo, il senso religioso e anzi lo completa in una sorta di mistica liberazione che avviene attraverso il linguaggio e le immagini. La lingua di Capossela è sperimentale ma soprattutto è poetica, perché è una lingua che ricerca continuamente, si mette alla prova, scava all’interno di una materia duttile e plastica, restituendoci volti e parole di personaggi straordinari: come l’omerico Testadiuccello, Vituccio il Conserviere, la Marescialla, Mandarino, Don Lione esorcista, Cenzino ai-catta-go. Vite di uomini non illustri, individui che fanno parte delle nostre radici comuni, usciti da quella terra che conserva durezza e bellezza di un mondo ancestrale che sta svanendo. Accanto all’autore, il lettore diventa un viandante d’altri tempi che passa attraverso campi e piazze, sosta in locande contadine, si addentra in vicoli erti e stretti, oltrepassa case dalle porte socchiuse e scopre, con gli occhi curiosi e attenti di un fanciullo, tutta l’umanità che ci scorre accanto.

Antonio Strepparola