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La ruga del cretino

La ruga del cretino
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Garzanti Libri
Pubblicato:
26/02/2015
EAN-13
9788811142249

Descrizione

«Secondo me, Vitali sorpassa con la sua levità Guareschi.»
«Il suo è puro gioco narrativo con momenti di alto virtuosismo.»
Antonio D'Orrico, «La lettura Corriere della Sera»

«Un grande narratore che, come Piero Chiara e Mario Soldati, sa raccontare la profondità della superficie.»
Bruno Quaranta, «Tuttolibri»

«La forza delle storie di Andrea Vitali nasce da una innata capacità di ascolto delle vicende della gente comune che egli trasforma in prodigiosa azione romanzesca.»
Fulvio Panzeri, «Avvenire»

La terza figlia di Serpe e Arcadio si chiama Birce, ed è nata storta. Ha una macchia sulla guancia sinistra e ogni tanto si perde via e dice e fa cose strane. Chi la vuole una così? Chi la prende anche solo come servetta di casa? È l'agosto del 1893 e per i due coniugi, lavoranti presso il rettorato del santuario di Lezzeno, poco sopra Bellano, è arrivata l'occasione giusta. Perché una devota, Giuditta Carvasana, venuta ad abitare da poco a villa Alba, è intenzionata a fare del bene, per esempio aiutare una giovane senza futuro. Per Birce non sarebbe cosa da poco, perché la vita non pare riservarle un destino felice. Come a quella povera fioraia di Torino massacrata per strada. Che, a dire il vero, in quell'estate lontana, non è la prima vittima. I corpi sono a disposizione della sala anatomica dell'università torinese, dove il dottor Ottolenghi, assistente del noto alienista Cesare Lombroso, li analizza con cura, convinto che dalla medicina possa venire un aiuto alle indagini. Oltretutto, dalle tasche delle sventurate salta fuori un biglietto con incomprensibili segni matematici. Indicano un collegamento tra quelle morti? E nel mirino dell'omicida può essere finito lo stesso Lombroso, che già aveva ricevuto un analogo foglietto insidiosamente anonimo? Trovare la soluzione non è cosa per cui possa bastare il rigore della scienza. Forse, fantastica il Lombroso, lo spiritismo potrebbe dare un contributo.
Per quanto a praticarlo siano persone fuori dall'ordinario. Un po' come la Birce con quella sua macchia, che ogni tanto si perde via e dice e fa cose strane...
Nella Ruga del cretino, il mondo di Andrea Vitali, esilarante e pittoresco, si colora con le tinte del giallo, portando le lancette del tempo all'epoca degli albori della psichiatria e della nascente criminologia moderna. Una prova letteraria che alla felicità narrativa unisce un desiderio di esplorazione che avvince il lettore.

La nostra recensione

La spensierata e ridanciana atmosfera di provincia, dove Andrea Vitali è solito ambientare i suoi romanzi sapidi e pittoreschi, popolati di personaggi un po’ strambi un po’ saggi, a volte ingenui a volte scaltri, si colora in questo nuovo romanzo di venature giallo-thriller, grazie anche all’intervento del co-autore Massimo Picozzi, che di crimini e dintorni se ne intende, e la cui collaborazione è stata certamente preziosa per precisare gli aspetti medico-legali della vicenda. I proverbiali personaggi di Vitali qui indossano nuove vesti e si trovano coinvolti in un mistero che improvvisamente nella placida Bellano fin de siècle (siamo nel 1893), portano un po’ di raccapriccio e di preoccupazione. Eppure, anche se il registro narrativo è per forza di cose differente, non è difficile ritrovare anche in questi protagonisti - un famoso criminologo che studia la fisionomia per classificare i delinquenti, una medium, una ricca vedova affascinata dallo spiritismo, una giovane contadina un po’ strana, un assassino sfuggente e misterioso come Jack lo Squartatore - quel tratto leggero ma efficace che caratterizza gli intrecci di Vitali e che sono un marchio riconoscibile e sempre più apprezzato dal pubblico. Tra giornalisti in cerca di scoop, sedute spiritiche, antiche leggende di divinità celtiche, pioneristiche ricerche psichiatriche e criminologiche e l’immancabile “amorazzo” che serve a stemperare la tensione, Vitali e Picozzi danno vita a un romanzo ricco di invenzioni e di trovate narrative con l’adeguata dose di suspense che cattura e appassiona il lettore.

 

Antonio Strepparola