È il suo primo romanzo la cui connotazione umoristica non risulta essere impermeabile, pertanto, a spunti di riflessione sulla vita, in generale, e sui rapporti inter familiari, in particolare, tanto che a volte l'approdo finale alla battuta, più che fine a se stessa, sembra essere la naturale valvola di sfogo alle piccole pressioni esercitate dal vivere quotidiano.
Nel libro si narra dello sfortunato incontro estivo su una spiaggia con un terrorista Kamikaze dell'Isis, che innesca una serie di equivoci che si svilupperanno all'interno di una famiglia napoletana, alle prese con i problemi di tutti i giorni, e che vedranno una suocera, Donna Candida, costretta a chiedere la collaborazione del genero, Cristoforo, per liberarsi dal ricatto cui è sottoposta da membri di spicco dell'organizzazione terroristica dell'Isis: fare un attentato contro gli "infedeli". Solo così potrà avere salva la vita di tutti i suoi familiari.