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La nave di Penelope. Educazione, teatro, natura ed ecologia sociale

La nave di Penelope. Educazione, teatro, natura ed ecologia sociale
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Libro:
416 Pagine
Editore:
Giunti Editore
Pubblicato:
11/10/2002
Isbn o codice id
9788809028388

Descrizione

Per affrontare i temi cruciali del nostro tempo, che riguardano la capacita di fare pace con il pianeta terra e la necessità di alimentare la difficile arte della convivenza tra diverse culture e tra persone che hanno diverse memorie ed esperienze alle spalle, c'è bisogno di educazione, di immaginazione e di arte. E' a partire da questa convinzione che, nelle pagine del nostro libro, s'intrecciano proposte educative e pratiche artistiche, percorsi interculturali e costruzioni di contesti capaci di dare corso a sperimentazioni di ecologia sociale. Alexander Langer, negli ultimi anni della sua vita, ha più volte invitato ad affrontare i problemi ambientali sociali e inter?etnici proponendo con radicalità il tema della conversione ecologica. Una conversione della produzione, dei consumi e delle relazioni tra nord e sud del mondo che comporta, necessariamente, trasformazioni dei comportamenti individuali e collettivi. Ma perché si possano aprire strade verso la conversione ecologica, è necessario intrecciare saperi e costruire pratiche facendo tesoro dei contributi più diversi. In questo libro si parla del teatro come ricerca di fonti arcaiche e possibilità di risveglio dei sensi, si parla di canti e narrazioni orali legati a nuove e ad antiche sensibilità, si parla di scienza e di osservazione del cielo come possibilità di ristabilire un contatto con il cosmo, si parla di pratiche educative sperimentate nella natura e in contesti sociali difficili, si parla del ruolo che, in questa prospettiva, possono svolgere associazioni e istituzioni. Il tema che attraversa con insistenza le testimonianze più diverse è quello dell'ascolto. L'ascolto di se stessi, l'ascolto degli altri, l'ascolto silenzioso della natura. Senza darci il tempo per questo ascolto partecipe e profondo, sembra impossibile contrastare le molteplici spinte distruttive che caratterizzano la nostra Epoca. La casa-laboratorio di Cenci è il primo centro di educazione ambientale sorto in Umbria. Alle sue radici c'è la pedagogia dell'ascolto elaborata dal movimento di cooperazione educativa e l'incontro con il teatro delle sorgenti diretto da Jerzy Grotowski. Dal 1980 la casa-laboratorio è stata, inoltre, un luogo di ospitalità aperta e ha promosso molteplici ricerche educative a cui hanno partecipato maestri e artisti di diverse parti del mondo. In occasione dei vent'anni di attività Cenci ha raccolto i contributi di Guido Armellini, Ewa Benesz (Polonia), Abani Biswas (India), Luciano Bosi, Antonio Bossi, Sista Bramini, Oreste Brondo, Emma Castelnuovo, Vittorio Cogliati Dezza, Stefania Cornacchia, Vita Cosentino, Jairo Cuesta (Colombia), Enrico Euli, Francesca Ferri, Afscin Firozi (Iran), Maria Frangioni, Leonarda Fucili, Rachele Furfaro, Ivano Gamelli, Piergiorgio Giacchè, Nora Giacobini, Germana Giannini, Vilson Groth (Brasile), Jerzy Grotowski (Polonia), Peter Kammerer (Germania), Leszek Kolankiewicz (Polonia), Asan Kudamaloor Nair (India), Giovanna La Maestra, Nicoletta Lanciano, Alexander Langer, Maria Llimpe, Carmela Lo Giudice Sergi, Giannina Longobardi, Franco Lorenzoni, Sara Luturom, Michela Mayer, Anna Maria Matricardi, Maria Mazzei, Luca Mingarelli, Rena Mirecka (Polonia), Rita Montinaro, Arturo Montrone, Luigina Mortari, Enrico Noviello, Roberto Papetti, Alessandro Portelu, Maria Teresa Roda, Barbara Romano, Wolfgang Sachs (Germania), Jean Sauvy (Francia), Francesco Scalco, Marina Spadaro, Tapa Sudana (Bali), Giorgio Testa, Anna Tocci, Teodora Tomassetti, Claudio Tosi, Marina Tutino, Margherita Vagaggini, Enrique Vargas (Colombia).