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Per un ritratto dello scrittore da giovane

Per un ritratto dello scrittore da giovane
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Adelphi
Pubblicato:
31/01/2023
EAN-13
9788845986208

Descrizione

Questo libro raccoglie per la prima volta saggi che Sciascia dedicò a scrittori quanto mai diversi, spesso con il fine dichiarato di rivendicarne l'opera e aiutarla a trovare nuovi lettori. Attività che risultò preziosa per tutti e molto gli era cara. Fu lui stesso a tratteggiarla come meglio non si potrebbe: «Qualche anno fa, a un giornalista che gli chiedeva perché scrivesse ormai tanto poco, Maurice Nadeau rispose che scoprire un nuovo scrittore, o riscoprirne uno dimenticato, era per lui uno scrivere, un continuare a scrivere. E questa dichiarazione di un critico-editore cui noi scrittori, in tutto il mondo, dobbiamo molto mi pare (sarebbe il caso di dire "minimalisticamente") di poter farla mia: per il piacere che ho sempre avuto di consigliare gli editori a me più vicini alla pubblicazione o ripubblicazione di certi autori, di certi libri. Certo, l'ho fatto con minore impegno e assiduità di Nadeau, più dilettantisticamente e magari capricciosamente: ma l'aver contribuito a rivelazioni o ritorni di certi scrittori, è per me motivo di soddisfazione e di gioia come se l'accoglienza che i lettori fanno ai loro libri più o meno calorosa, ma comunque attenta l'ottenessi con libri miei. Da quando, in anni lontani, ho incontrato Salvatore Sciascia, che dalla sua libreria di Caltanissetta intraprendeva attività di editore, il diletto di consigliare libri da fare, e di aiutare a farli, è stato quasi regolarmente parte delle mie giornate: fin quando, appunto, ne ho avuto diletto». Tale è dunque l'«animus» che muove questi testi, non solo quando si tratta di aspetti particolari di autori venerati come Voltaire o Borges, ma soprattutto quando Sciascia si inoltra fra gli scrittori della sua terra, da Tomasi e De Roberto fino ai misconosciuti G.A. Borgese (la cui infanzia e adolescenza sono evocate, anche grazie a documenti inediti, nel saggio più lungo e toccante), Maria Messina, sorta di Katherine Mansfield indigena, Luigi Natoli, autore di romanzi d'appendice alla Ponson du Terrail, ai poeti come Lucio Piccolo, e infine a figure memorabili avvolte dall'ombra, come l'appartato pedagogo Luigi Monaco, «uno di quegli uomini che non scrivono libri forse perché il loro destino è di avviare altri a scriverne». Gli scritti che qui presentiamo apparvero tra il 1955 e il 1989.