"La figura dell'Abate Ramiro Marcone rimane uno di quei fenomeni ancora da riscoprire e valorizzare nella loro interezza per la universalità del messaggio trasmesso. Divenuto Abate di Montevergine dopo una breve e drammatica esperienza come giovane cappellano militare al fronte durante la prima guerra mondiale, si conquistò la stima e il rispetto della curia Romana e in particolare del papa Pio XII che lo volle Nunzio Apostolico in Croazia dove ebbe modo di far rifulgere doti di diplomatico perspicace ed abile, tali da evidenziare le sue peculiari qualità: la piena consapevolezza dei problemi e drammi del mondo moderno e l'atteggiamento di piena fiducia ed abbandono alla Provvidenza Divina quale vera ed unica guida alla soluzione delle problematiche del tempo. Il Suo è un atteggiamento non più confinabile nell'esclusivo ambito "diplomatico", "sociale" o "monastico" locale, qual'era quello del suo Sant. di Montevergine, ma per l'ampiezza della "visione" delle cose e del mondo di allora, che è poi quello di oggi, e per l'attualità delle questioni e dei contenuti delle sue riflessioni, così diverse dall'agire della maggioranza dei contemporanei come dei nostri, condizionati dal "do ut des..." (dai ben tristi risultati),ma tale da rimanere, tale Suo atteggiamento, ancora in gran parte da scoprire e apprezzare, come trasparirà, ci auguriamo, da questa semplice ma autentica testimonianza."