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Amori e disamori di Nathaniel P.

Amori e disamori di Nathaniel P.
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26 punti carta PAYBACK
Brossura:
277 Pagine
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
24/02/2015
Isbn o codice id
9788806219741

Descrizione

Dopo anni di faticoso equilibrismo, tra un articolo e un lavoretto, Nathaniel Piven ce l'ha fatta. Ha appena firmato un contratto per pubblicare il suo primo romanzo, ma soprattutto ha scoperto che quelle qualità che l'avevano condannato a un'adolescenza di scatenate letture e altrettanto scatenate sessioni di autoerotismo, oggi l'hanno trasformato in un desiderabile trentenne sul mercato sentimentale della scena letteraria di New York. Ragazze che non l'avrebbero degnato di uno sguardo al liceo, ragazze colte, raffinate, "che leggono Svevo in metropolitana" e che potevi incontrare alle feste dell'editoria, adesso lo trovano interessante, e le occhiate di cui si scopre oggetto mentre è a cena in un ristorantino di Brooklyn, o al mercatino a chilometro zero, si moltiplicano. Ma Nate è "il prodotto di un'infanzia post-femminista negli anni Ottanta e di un'istruzione universitaria politicamente corretta negli anni Novanta", e la sua ipersensibile, iperattiva, iperprogressista coscienza sa come si tratta una donna, come non ci si approfitta dei privilegi che una società ingiusta ancora concede agli uomini. O almeno così crede lui. L'incontro con Hannah, anche lei aspirante scrittrice, una ragazza intelligente, autonoma, metterà Nate di fronte a una persona che non è disposta a lasciarsi incasellare. O almeno così crede lei.

La nostra recensione

Nate è uno che nella vita voleva fare cose interessanti ed essere ammirato proprio per questo. E c’è riuscito. Sotto molti aspetti. Innanzitutto si è finalmente affermato come scrittore - il suo sogno, la sua missione, la sua ambizione - e contemporaneamente gli si sono spalancate anche le porte del successo con le donne, questo non propriamente un sogno e nemmeno una missione ma, tutto sommato, niente di spiacevole. Se non fosse per quell’ostinata, pervicace, insistente sensazione di soffocamento che ogni relazione, per Nate, porta con sé. Immaturità, forse. Sicuramente, paura, puro terrore di stabilità e ripetitività, o anche necessità di controllo. Finché non incontra Hannah. Anche lei “ragazza dell’editoria” come quasi tutte le sue “storie” più recenti ma, a differenza delle altre, Hannah non sembra essere così cedevole e così malleabile perché Nate possa dare a questa nuova relazione la forma che più gli piace: che consiste, essenzialmente, nel non creare aspettative a cui non si sente di dare un seguito. Anzi, la parte cedevole e malleabile questa volta sembra toccare proprio a lui. Eppure... se non fosse per le sorprese che ti riserva, la vita sarebbe di una tale prevedibile noia. Giovani, intelligenti, alla moda, progressisti, perfettamente inseriti nella girandola di lavori, feste, eventi, appuntamenti mondani da non perdere, però così disperatamente soli e disadattati nella semplice naturale tendenza all’amore e alla vita di coppia. Sono questi i personaggi che Adelle Waldman sa ricreare con netta e frizzante vivacità nelle pagine del suo romanzo d’esordio, salutato e celebrato come una delle prove più originali e convincenti della nuova narrativa statunitense, capace di articolare in una storia d’amore le ansie, le speranze, le paure e le difficoltà di una generazione intera. Un’esplorazione del tortuoso cervello maschile, a tratti inquietante e impietosa, a tratti illuminante e arguta, che non manca di essere perdipiù brillante e divertente.
Antonio Strepparola