"Siccome avevo un conto in sospeso con il pittore e restauratore Angelo Airoldi, per me semplicemente Angelino, per tutto quello che mi ha insegnato e soprattutto per la passione e l'amore per l'arte che mi ha trasmesso mi sono detto che dovevo raccontare la sua storia. E così ho scritto «Angelino. Pictor et genius loci» che non vuol essere un ridondante catalogo delle sue opere o l'elenco dei numerosi lavori di restauro da lui fatti, ma un insieme di momenti importanti e significativi della sua vita, delle tante persone, degli amici, dei grandi pittori, scultori e architetti che ha incontrato e che hanno segnato quello che Angelino è stato per tutti noi. Se avevo un conto in sospeso con lui con questo libro penso di averlo saldato.