Il libro, che vede la luce nell'Ottantesimo anniversario dell'inizio della Guerra di Liberazione, ricostruisce la biografia di un giovane ufficiale combattente delle Fiamme Gialle operante in Grecia, il quale, pur potendosi "arrendere" al nemico dopo l'8 Settembre 1943, ovvero scampare alla cattura, raggiungendo l'Italia, scelse la via dell'onore, aderendo così al Movimento Resistenziale greco. Animato da sentimenti di grande altruismo e spirito patriottico, il Tenente Attilio Corrubia combatté gli occupanti tedeschi al fianco dei partigiani dell'ELAS, condividendone, purtroppo, anche la sorte. Catturato nel corso di un'imboscata tesa al suo Battaglione in un piccolo villaggio del Peloponneso, sopportò le dure sevizie teutoniche, senza peraltro rivelare nomi e segreti della propria banda partigiana. Verrà di lì a poco impiccato sulla pubblica piazza, assieme ad altri prodi. La pubblicazione vuole, altresì, ricordare le origini Avellinesi (e non Potentine) dell'Eroe, al quale fu conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare "Alla Memoria", oggi consacrata con l'intitolazione della Caserma che nella stessa Avellino ospita i reparti della Guardia di Finanza.