In un giorno piovoso, Isabella si rende conto che il padre ha grossi debiti di gioco e capisce di trovarsi sola al mondo, in mezzo alla strada, in balìa di criminali senza scrupoli.
Ma dal nulla appare un uomo dal volto sfregiato, vestito di nero, che si fa chiamare Bestia. Aiuta il padre di Isabella ma lo porta con sé, nel suo palazzo.
Isabella lo trova e offre se stessa al posto del padre, che fugge via.
Lei viene ospitata al castello della Bestia ma scopre che il suo padrone di casa non è altri che un dominatore con istinti sessuali predatori, il quale insisterà finché non la farà cedere, finché non la farà sua.
Versione erotica e alternativa de "La Bella e La Bestia" con una punta di romanticismo, questo romanzo rispetta i canoni della fiaba originale aggiungendo lo stile contemporaneo e una fine inedita.
BEAST (stralcio)
La sua bocca si posa sulla mia, sento il suo alito profumato che mi travolge e tutto a un tratto sono sua, non ho alcun bisogno di sapere altro.
Non posso fare a meno di desiderare altro.
Voglio la mia Bestia, anche se non so nulla di lui.
«Dammi il tuo corpo, Isabella» sospira, mentre mi spoglia, lasciando cadere a terra il mio vestito.
Con una zampata si lacera la giacca nera e intravedo i suoi pettorali.
Si strappa tutto di dosso. Il suo addome e pieno di peli, afferro quei peli come una folta pelliccia, e mi appiglio, per non lasciarlo andare mai più.
«Avrai l'animale che c'è dentro di me» gli sento dire.
«Non desidero altro» rispondo eccitata.
Percorro con la bocca il suo torace peloso e lui emette un gemito animalesco, è veramente un essere non umano, una bestia vorace, che si sta trattenendo a stento.
Le sue mani, che sono artigliate, mi strappano il vestito e io grido, ma nessuno può sentirmi dentro quel castello esiliato dal mondo.
Saremo una la vittima dell'altro, voglio essere la sua preda.
