La vita è una battaglia, combattila. Se diventa una guerra, difendila. Bellum gratiae va inteso come un combattimento spirituale contro le insidie del male, portato avanti da un'armata di giustizia e pace, compenetrata dai criteri dell'amore agapico, dell'obbedienza deliberata e della povertà in spirito come via maestra verso la santità. E la grazia santificante che dichiara guerra al peccato, ad ogni forma di guerra proveniente dalla mondanità del mondo, che disumanizza l'uomo trascinandolo nell'orlo del precipizio dell'orgoglio, della tracotanza e della cupidigia, nella bramosia del potere e del denaro, nell'attaccamento ai beni terreni che alimentano l'incredulità, l'ignoranza e l'intolleranza, sorgenti della concupiscenza, della dissolutezza morale e dell'egoismo. Dove regna Cristo, scompaiono asprezze, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità (Ef. 4,31). Dove abbondano i vizi che provocano la morte spirituale, solo la Grazia divina può essere in grado di far sbocciare i sani valori della santità di vita.