Romanzo breve di Herman Melville, venne pubblicato a puntate sul "Putnam's Monthly", nel 1855, e incluso l'anno successivo nella raccolta "The Piazza Tales". Narra di una rivolta di schiavi che si verifica a bordo di un mercantile spagnolo (fatto realmente accaduto, alla fine del 1700 e Melville lascia i nomi dei personaggi invariati), e viene reputato dalla maggior parte degli studiosi di Melville il suo lavoro più sofisticato e la rappresentazione più penetrante della schiavitù di tutta la letteratura americana. Mostra, con genialità narrativa, cosa succede quando una nave americana si imbatte in una misteriosa nave spagnola, sulla quale l'equipaggio, quasi tutti neri, insieme al loro comandante bianco stanno morendo di fame e, tuttavia, rimangono ostili alle offerte di soccorso.

In un mix di mistero, avventura e un finale a sorpresa, ricca di allusioni e di immagini speculari che approfondiscono la tematica dell'oppressione umana e le sue conseguenti depravazioni, rappresenta l'opera 'politica' più mirata di Melville, un capolavoro che si presta a ripetute letture ed esprime diversi ambiti interpretativi.