Il foglio bianco a volte sembra essere l¿unico capace di ascoltarci. L¿inchiostro scivola via sulla pagina, trasformando i pensieri in sottili disegni che prendono la forme di lettere. Noi siamo fatti di storie e nei libri che leggiamo ritroviamo parti di noi stessi che già conoscevamo o scopriamo ¿altri noi¿ rimasti oscuri non solo agli altri ma anche a noi stessi. I libri, in questo romanzo, diventano il filo invisibile che collega le varie storie raccontate, dall¿incontro di Leilah con Richard Stark, alla ricerca di quella calma profonda che non si trova per forza nel silenzio ma anche nel bel mezzo di un temporale, alla solitudine e alla desolazione di Nina, che si rifugia nelle storie che amava leggere fin da bambina. Ci sono tanti tipi di scrittori, c¿è chi ama i suoi personaggi, c¿è chi è egoista, c¿è chi usa le parole per riscattarsi da una vita che non gli appartiene. Le parole ci libereranno e ci salveranno perché raccontano la vera storia di ognuno di noi¿

Sofia Peracchi è nata a Parma nel 1997. Durante il suo percorso di studi presso il Liceo Classico, ha trascorso anche un anno negli Stati Uniti, esperienza che le ha permesso di ampliare i suoi orizzonti e obiettivi. Oggi è laureata in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano e ricopre una carica provinciale per l¿associazione Intercultura dal 2017.
Ha coltivato la sua passione per scrittura e lettura fin da bambina. Raccontare storie, in forma testuale, visiva od orale, è diventata la sua principale occupazione. In questa sua prima pubblicazione vuole celebrare l¿oggetto libro, e tutto ciò che esso rappresenta.