"Il grido del silenzio" è uno spaccato sulla follia umana che lacera il filo della logica riversando drammi estremi del disagio del mondo moderno. La proiezione degli eventi su un futuro prossimo non datato ma esente da mirabolanti innovazioni si concentra su scenari che amplificano i processi socio-evolutivi di attuale percezione. Alter ego e doppie personalità dei protagonisti evidenziano i tratti di un intreccio senza nemesi o attribuzioni nette tra buono e cattivo. La narrazione alterna sia prima, terza persona e punto di vista dei vari protagonisti.