È questo il secondo volume di "Brige Ragionato", una serie nata come raccolta e rielaborazione di articoli di bridge, pubblicati settimanalmente in una rubrica di un giornale on line.
Come il precedente volume, il libro si rivolge a bridgisti di media esperienza, ma anche ad esordienti nel gioco.
Con stile discorsivo, poco tecnico, vengono proposte e commentate delle mani didattiche attinenti a tecniche di gioco, continuamente sottolineando il parallelismo tra i problemi e le strategie di questo gioco e quelli della vita di tutti i giorni.
L'Autore vuole intervenire sull'impostazione mentale del giocatore, muovendola dalla pura tecnica verso il ragionamento deduttivo ed alle sue sfumature, sempre diverse da caso a caso.
Lo spirito che anima il libro è quello di dare, anche a chi è agli inizi, gli strumenti che gli permettano di imparare a risolvere i problemi ragionando autonomamente e non affidandosi a norme fisse, delle quali non si sono comprese le ragioni e che inevitabilmente in molte situazioni falliscono.
Immanuel Kant amava ripetere ai suoi studenti: "Da me non imparerete la filosofia; imparerete a filosofare. Non a ripetere pensieri, ma a pensare". Similmente, l'Autore non insegna il gioco, bensì a giocare "ragionando".