Avete mai organizzato un brunch? Esso è un termine inglese che consiste nella fusione tra le parole breakfast = colazione e lunch = pranzo. Il rito è nato nell' Inghilterra vittoriana di fine Ottocento, nella verde campagna inglese, giovani della nobiltà e borghesi imprenditori, volti al conseguimento del successo, dopo le battute di caccia domenicali, nelle loro splendide ville, organizzavano grandi buffet. Il primo a parlare di brunch, fu lo scrittore Guy Beringer, che in un suo articolo descriveva questo tipo di colazione consumata nella tarda mattinata, un momento di allegria e socievolezza e che metteva il buonumore dopo una settimana di fatiche, ma soprattutto dopo gli stravizi del sabato notte. La moderna tradizione del brunch nasce invece negli Stati Uniti d'America, intorno agli anni 30 del XX secolo. Negli ultimi anni si è diffuso anche in Italia. Non tutti però conoscono questo modo di uscire, stare in compagnia e mangiare buon cibo.

Come ai nostri giorni, viene associato alla domenica, giorno in cui tradizionalmente ci si alza dal letto più tardi. Oggigiorno è risaputo che, dopo una settimana di lavoro, vogliamo concederci un po' più di riposo, coccolandoci con una colazione abbondante, che sostituirà il pranzo. Tutto questo indica la volontà di voler rallentare il tempo, per poter vivere e godere di più della nostra famiglia. Oppure, come dicevamo sopra, dopo nottate dedicate al divertimento.

L'orario, dove di solito viene consumato, è solitamente nella metà o tarda mattinata, molte volte anche fino alle 15. Immaginate una domenica mattina, di una città qualunque, sentire nell'aria i profumi di torte e muffin appena sfornati, arrivare da locali o terrazze, questo significa che vi trovate nei pressi di un brunch. Bar, sale da tè, organizzano il proprio Sandy Brunch, brunch domenicale, diffuso anche nei festeggiamenti di eventi ed organizzazioni di party.