Marco Tiberi pittore, protagonista secondario, inizia questa storia raccontando un incontro casuale con un ragazzo tedesco che lo coinvolgerà, involontariamente, nella ricerca di una bambina rapita da un'organizzazione criminale. Racconta di incontri fugaci con camperisti impegnati in speculazioni filosofiche e in disquisizioni scientifiche sui problemi ecologici. Racconterà di altri protagonisti che nelle loro storie, fra luci e ombre, come primo impatto sembreranno storie singole, mostrando un mondo pullulante di esseri infami in cui si collegano i fatti più raccapricianti; scoperchia una cloaca in cui guazzano personaggi insospettabili. Per quanto descrive Marco Tiberi, questo libro potrebbe definirsi un "giallo", ma i giallisti usano un linguaggio scarno ed essenziale, mentre Marco lo racconta con un linguaggio agile e sciolto che evidenzia l'umanità dei suoi personaggi e il pathos delle storie raccontate, per cui può definirsi un giallo sui generis. Tutte queste storie alla fine convergono dando un senso a tutta la vicenda.