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Carlo Braccesco

Carlo Braccesco
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72 punti carta PAYBACK
Rilegato:
247 Pagine
Editore:
Guanda
Pubblicato:
26/03/2008
Isbn o codice id
9788860886392

Descrizione

"Apparizione d'oro e di avana, azzurro e grigio. Le carni lievemente aduste... Ori, ori: non però appiattiti sulla luce, anzi che smagliano nella luce, bruciati dalla penna nera dell'ombra. Sentimento degli ori...". Giovanissimo e folgorato dalla bellezza di un dipinto anonimo del Louvre: è così che Roberto Longhi vuole che lo immaginiamo, mentre annota i primi appunti di quello che diventerà il suo saggio su Carlo Braccesco. Uno choc, un'estasi artistica, un'impressione così forte da farsi immediatamente descrizione e entusiastica interpretazione critica nelle pagine stese di getto "in una crémerie di rue de Rivoli", in preda a un non controllabile raptus estetico. E, forse proprio in ragione della letterarietà così studiata del ricordo, condotta con sapiente equilibrio tra memorie di scartafacci manzoniani e di intermittenze proustiane, il "Carlo Braccesco" è da considerarsi davvero uno degli apici della scrittura d'arte del Novecento; destinato, tanto per la sua iperletterarietà, quanto per la soluzione rabdomantica del finale e per l'ossatura e l'articolazione dell'indagine, a diventare rapidamente oggetto privilegiato di culto e, allo stesso tempo, simbolo totemico da abbattere. Ma il saggio finale del 1942 è il frutto di una lunga gestazione, che l'edizione critica di Facchinetti (arricchita anche da un Dossier di appunti, prime stesure e lettere) documenta con attenzione e precisione, riportando insieme al testo finale anche la testimonianza completa delle due fasi che lo hanno preceduto e costruito. Non subito infatti a Longhi si delineò con chiarezza la soluzione dell'enigma attributivo: nella prima versione del testo, che risale al 1925 e che porta il titolo di "Maestro Raro", il problema dell'identificazione dell'autore del trittico del Louvre viene impostato, ma non risolto. Solo diciassette anni dopo, durante una conferenza organizzata alla Società del Giardino a Milano, Longhi potrà presentare la definitiva soluzione del rebus, resa possibile anche grazie all'intuizione avuta, nell'entroterra di Imperia, di fronte all'unico dipinto datato e firmato da Carlo Braccesco. Dalla traccia della lezione al testo definitivo il passo sarà poi breve, anche se deciso, visto il perentorio mutarsi del titolo: da "Un grande anonimo del Quattrocento Lombardo" al definitivo, in tutti i sensi, "Carlo Braccesco". La folgorante "apparizione d'oro e di avana" ha finalmente trovato, dopo oltre vent'anni, la pace critica e attributiva che il suo giovane contemplatore cercava per lei.