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Chi ti credi di essere?

Chi ti credi di essere?
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Rilegato:
267 Pagine
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
23/10/2012
Isbn o codice id
9788806183530

Descrizione

Come dieci capitoli di un anomalo romanzo di formazione, i racconti di questa raccolta delineano il personaggio di Rose, privilegiando il ruolo che il rapporto con la matrigna Flo ha avuto nel complesso definirsi della sua identità. La voce da cui riceviamo le storie è quella di un narratore provvisoriamente onnisciente il quale organizza in ordine cronologico episodi della vita di Rose lasciando che emerga dalla loro successione il conflitto tra desiderio di fuga e consapevolezza della necessità di restare. Rose è la bambina ribelle e pensosa del primo racconto, punita a cinghiate da un padre imperscrutabile e chiuso; Rose è l'avida lettrice che tiene a bada il pensiero del padre ammalato e l'insofferenza alle meschinità di casa a furia di Shakespeare e Dickens; è l'adolescente in viaggio dalla piccola West Hanratty a Toronto, vittima e complice di una sordida iniziazione sessuale ad opera di un impassibile ministro del culto. Ma Rose è anche la giovane innamorata del modo in cui sembra amarla Patrick Blatchford, dottorando in Storia presso la stessa università che le ha aperto le porte grazie a una borsa di studio; è la donna coinvolta in una relazione extraconiugale destinata a concludersi nell'amarezza; è la madre nervosa di una bambina più saggia di lei, ed è infine la donna matura che torna là dove tutto era cominciato e ritrova, nel tono brusco e inclemente di Flo il filo ininterrotto di un'esistenza interiore, e il ricordo dell'unico amore mai raccontato.

La nostra recensione

La particolarità dei cosiddetti 'romanzi di racconti' è la possibilità di leggerli seguendo l'ordine di impaginazione, oppure privilegiando la casualità, quella disordinata pienezza che, spesso, corrisponde alla vita. Così è anche per la storia di Rose. La sua fuga dalla provincia misera e ossessiva è la prima tappa di una faticosa ricerca per dare un senso, e possibilmente una risposta, a quella scomoda domanda: chi ti credi di essere? In mezzo ci sono quarant'anni diluiti in dieci racconti, quadri narrativi variamente disposti su cui leggere la pena, la povertà, la disciplina, e poi le diverse prospettive di felicità, l'amore, il sesso, lo studio, la passione.
Rose è una bambina sensibile, disorientata nella gretta ottusità del paese di provincia in cui cresce, e saranno solo la sua determinazione e la sua dedizione al sacrificio a scuoterle da dosso la polvere che la soffoca. La metafora più adatta alla sua vita non è il fiore che sboccia, ma piuttosto il fiume in piena che tracima in più punti, incontrollabile e imprevedibile e che, lentamente, poi si ritrae.
Alice Munro si destreggia con consumata abilità tra i cambi di stile e di registro narrativo che fanno da contrappunto alle diverse età ed esperienze di Rose, tracciando una linea che potrebbe essere letta come un inno alla letteratura e all'amore. In tutta la storia della letteratura, del resto, è l'amore la forza trascinante di ogni intreccio narrativo, un destino a cui Rose si abbandona compiacente e compiaciuta.
Antonio Strepparola