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Chiedo scusa

Chiedo scusa
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33 punti carta PAYBACK
Brossura:
234 Pagine
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
07/09/2010
Isbn o codice id
9788806203696

Descrizione

Valter si burla del mondo perché da sempre è abituato a perdere. Pensa che il mondo debba chiedergli scusa. Ma quando una malattia lo porta a un'odissea senza fine nel dolore, sente che invece è lui a dover chiedere scusa a tutti. Perché quello che credeva il suo dolore è una goccia del dolore del mondo. Una goccia dell'ingiustizia senza rimedio e spiegazione. E allora, forse, Valter può scoprire la gioia. La gioia di accettare e di vivere. La voce beffarda e innocente di un uomo che si è sempre rifugiato nel sarcasmo e nel risentimento per non soccombere. La sua caduta e rinascita diventano, in questo romanzo asciutto e commovente, il tentativo di risarcire ognuno per la misera condizione di essere umano di fronte al potere spesso crudele della natura. Ma anche un'indimenticabile dichiarazione di speranza. Saverio Mastrofranco è il nome con cui un "intenditore" di cinema chiamò Valerio Mastandrea chiedendogli un autografo per strada. Da quel giorno l'attore lo usa per piccole incursioni sulla scena musicale e letteraria. Dall'incontro con il giornalista Francesco Abate, il racconto di una storia vera: la vita ha sempre un lato comico, e questo libro, nudo e limpido come una pietra preziosa, lo scopre nel luogo piú impensato. Nel più estremo dolore.

La nostra recensione

Esorcizzare il dolore intraprendendo un tortuoso, estenuante, incredibile percorso verso la gioia. Un'amicizia che sfocia nel racconto a quattro mani di una storia ambientata in massima parte in un luogo insolitamente magico per la narrazione, un microcosmo in cui valgono regole diverse rispetto al mondo esterno, ma al contempo un luogo antiletterario per antonomasia: l'ospedale.
"Una goccia rossa, prepotente, si è infranta sul tavolo di cristallo. Poi si è espansa, densa come ceralacca": l'odissea di Valter inizia senza preavviso, durante una riunione di lavoro. I colleghi della redazione lo raccolgono dal pavimento, senza sospettare che cosa lo attenda.
Il percorso narrativo si dipana attraverso il racconto della lunga convivenza di Valter con la sua malattia, con continui flashback che ricordano al lettore quanto certe patologie incidano nel quotidiano, impedendo, ad un bambino prima ed a un adulto poi, tutte quelle esperienze apparentemente banali che costellano un'esistenza normale: mangiare un panino col salame, godersi una vacanza, gustarsi una merendina.
Valter si riapproprierà dei propri ricordi, imparerà a convivere con un presente fatto di terapie invasive e di incontri in corsia. Con il prima, il durante e il dopo un trapianto di fegato raccontato dal trapiantato in prima persona.
Ma soprattutto, imparerà a chiedere scusa, perché, racconta Francesco Abate, "è una necessità dell'uomo chiedere scusa agli altri uomini rispetto a quello che una natura sempre carogna ci infligge, accanendosi sempre sul più debole". Chiedo scusa è un romanzo nato da una storia vera, quella di Francesco Abate, raccontata a quattro mani con Saverio Mastrofranco (pseudonimo di Valerio Mastandrea per le incursioni extracinematografiche), con la delicatezza e l'ironia necessarie "a rendere il racconto un po' più accettabile, dato che la realtà aveva superato i limiti della credibilità".
Valeria Merlini