Molteplici connessioni convergono nel lavoro di Amato: talento ¿ carattere/neuroni ¿ testosterone/intelligenza ¿ eleganza/cultura ¿ erudizione/storia ¿ selezione. Cosa succede se a queste connessioni ne abbiniamo altre? Otterremmo probabilmente centinaia di ulteriori inferenze. La semplicità ieratica, forse laconica, produce un patrimonio di saggezza compattato in cinquanta domande su famiglia, matrimonio, ideologia di genere e istanze omosessuali. Tuttavia, la saggezza ammantata da bonomia, una volta rivelatasi, è capace di mostrare il suo lato pugnace e combattivo. Gianfranco, francamente, onora in questa opera il senso letterale del cognome che porta. Per la sua intelligenza, la sua ironia e la sua arguzia, non può che essere Amato. Prefazione di Sergio Salvador Aguirre Anguiano, giudice emerito della suprema corte messicana. Introduzione di Nicolàs Màrquez.