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Clash! Scontro tra potenze. La realtà della globalizzazione

Clash! Scontro tra potenze. La realtà della globalizzazione
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Brossura:
389 Pagine
Editore:
Jaca Book
Pubblicato:
01/01/2004
Isbn o codice id
9788816406483

Descrizione

Davanti alle scorrerie dei teorici della globalizzazione che con verniciature intellettuali sostengono la sparizione dell'imperialismo, l'obsolescenza degli Stati imperiali, degli Stati nazionali, e l'ascesa di un mal definito Impero, e di organismi di governo sopranazionali, senza nulla dire sulla competizione interimperialistica, gli Autori di questo libro sottolineano che la cosiddetta globalizzazione, o meglio la nuova fase della mondializzazione capitalista è nata proprio dai vecchi Stati imperialisti. Al fine di proteggere ulteriormente il loro capitale all'estero, gli Stati Uniti e gli Stati leader dell'Unione Europea hanno creato una nuova dottrina che rende legali le guerre di aggressione, sia al di dentro che al di fuori dell'Europa, contro ogni paese che minacci interessi economici vitali (le loro multinazionali), chiamandole 'guerre preventive'. Le teorie derivate dal paradigma della globalizzazione non riescono a spiegare il ruolo centrale che gli Stati giocano nelle economie politiche del mondo contemporaneo. Ugualmente, la nozione di un sistema imperiale sovrastatuale non ha senso se non si comprendono le attività degli Stati imperiali e la molteplicità dei ruoli che esso gioca nell'aprire i mercati per l'espansione delle sue multinazionali. Lo Stato è tornato ad essere il 'comitato d'affari' della borghesia per sorreggerne le ambizioni e gli interessi dentro la competizione globale. Una pletora di interessi e di doglianze sociali aveva contribuito a costruire e mediare uno Stato sociale che viene via via smantellato, come Italia, Francia e Germania mostrano in questi giorni. L'integrazione sovranazionale e la costruzione dei poli imperialisti dell'Unione Europea, degli Stati Uniti e della variabile asiatica invocano uno Stato forte e flessibile, in sostanza uno 'Stato competitivo'. L'Europa dell'euro così come viene costruita è una scelta nell'ambito della logica spartitoria imperialista per farla divenire una seconda grande potenza. Fin dal suo nascere, l'ipotesi dell'Europa unita comincia a rapportarsi nei confronti del polo USA per poter servire progetti differenti, se non opposti: dallo stretto dominio sociale a carattere finanziario ed economico all'interno degli attuali confini statali e comunitari, fino allo stravolgimento della carta geopolitica mondiale. Uno stravolgimento mascherato da criteri etnici, religiosi o sociali, ma determinato nella realtà dal ruolo dei due grandi blocchi di potenza, quindi da logiche di polarizzazione imperialista, con la volontà USA di ritornare all'era d'oro del 'superimperialismo' e un'Europa che le si oppone conquistando mercati ma accettando pseudoalleanze militari di controllo del mondo. E' così che si entra nella fase aperta della competizione globale fra poli imperialisti.