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Competizione globale. Imperialismi e movimenti di resistenza

Competizione globale. Imperialismi e movimenti di resistenza
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Brossura:
333 Pagine
Editore:
Jaca Book
Pubblicato:
01/01/2004
Isbn o codice id
9788816406827

Descrizione

L'Unione Europea, il NAFTA prima e l'ipotesi USA di imposizione dell'ALCA sul continente americano, la precedente ipotesi del Mercosur, i tentativi che sono stati fatti dal Giappone e che sono ora in atto anche da parte di paesi-guida in Asia sono tutti processi legati alla competizione globale in atto. Siamo al cospetto dell'era degli imperialismi, cioè di una nuova fase dell'imperialismo, paradossalmente diverso ma per moltissimi versi uguale a quello a guida degli Stati nazionali del secolo passato. È bene ripetere ancora una volta che la fase attuale dell'imperialismo non è legata esclusivamente all'aggressività militare, ma rappresenta uno sviluppo complessivo della società capitalista nei suoi livelli economici, sociali, politici e istituzionali. Deriva da questa constatazione il nesso stretto tra le dinamiche profonde del sistema capitalista e gli inevitabili periodi di crisi che producono non solo la distruzione del capitale in eccesso, ma soprattutto drammi sociali e umani causati da eventi economici e militari generati dall'attuale livello di 'sviluppo'. L'era della 'competizione globale' non è solo l'aumento del divario tra ricchezza e povertà, tra paesi e nei paesi, ma è questo sistema di guerre continue e di condizione militare a cui si vuole sottomettere il pianeta. Di qui l'importanza e la novità del movimento della pace che soffia a livello globale. Tale movimento è chiamato a riconoscersi nei movimenti antimperialisti, cioè nelle realtà in atto che contestano il sistema di competizione globale. La forza del movimento antimperialista si trova tra i lavoratori delocalizzati, le popolazioni organizzate, sfruttate e impoverite dai regimi clientelari dell'interesse imperiale, nelle baracche urbane di Caracas, nelle dimostrazioni nelle strade di Cuba, nelle lotte dei lavoratori senza terra che occupano le fazende del Brasile, tra i poveri sottoccupati e disoccupati delle zone urbane del Perù e dell'Argentina, nell'Intifada e nelle lotte del popolo palestinese, nella resistenza irachena, negli altri movimenti di resistenza in Asia, in Africa, nelle lotte del sindacalismo di base in Italia e nelle lotte del nuovo movimento operaio in tutt'Europa.