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Contro-passato prossimo. Un'ipotesi retrospettiva

Contro-passato prossimo. Un'ipotesi retrospettiva
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Libro:
262 Pagine
Editore:
Adelphi
Pubblicato:
21/04/1987
Isbn o codice id
9788845902413

Descrizione

Questo romanzo, forse il più sottilmente paradossale e ragionato di Guido Morselli, invece cha a un possibile futuro ci guida a un 'contro-passato prossimo' pieno di sorprese. Come avvenne che la Prima guerra mondiale fu vinta, non già dalle potenze dell'Intesa, e con esse dall'Italia, ma da quelle degli Imperi Centrali? E come si svolse la sconcertante 'Edelweiss Expedition', fulminea, ingegnosissima operazione militare con cui gli austriaci conquistarono nel giro di poche ore l'Italia settentrionale, dando così una svolta decisiva a tutta la guerra? E attraverso quali travagliate vicende sorse, negli ultimi anni immediatamente successivi, e sotto la guida di Rathenau, la UNOD (in italiano, Comunità Europea Democratica)? Prendendo le mosse dalle private elucubrazioni strategiche di un oscuro ufficiale nella Vienna del 1910, facendoci passare attraverso "una galleria di feluche, galloni, spalline, decorazioni", attraverso aule di Parlamento e corridoi di Ministeri, colpi di mano militari, equivoci, sviste, inganni, manovre, astuzie, attentati, Morselli risponde a questi interrogativi, che certo faranno fremere i devoti del "Fatto, questo sacro mostro", ricostruendo davanti ai nostri occhi un passato ipotetico che ha un'allucinante concretezza, una tranquilla plausibilità, tale da indurci a concordare con lui che "il paradosso sta dalla parte dell'accaduto: dall'altra parte se ne sta, sconfitta, quella che chiamiamo (sebbene con ottimismo) 'logica delle cose'".
Il puntiglioso accanimento nell'inseguire il dettaglio - di cui si ha una prova sbalorditiva nella prima parte, dedicata alla descrizione della 'Edelweiss Expedition' -, la trascinante vena ironica e polemica, la lucidità nel percepire i rapporti fra le forze politiche ed economiche e nell'inserirvi l'azione dei singoli, da Rathenau a Hindeburg, da Giolitti a Lenin, rendono continuamente provocante la lettura di questo romanzo.