Amadou è un giovane uomo di colore, è intelligente, dotato di grande capacità imprenditoriale, e ha una laurea in Economia presa a pieni voti, ma le condizioni di estrema povertà del suo Paese, il Niger, lo costringono a emigrare alla ricerca di un lavoro che gli permetta di realizzare i suoi sogni. E il lavoro lo trova, nel sud dell'Italia, dove approda dopo una serie di inenarrabili avventure, ma insieme a quello trova anche umiliazioni e maltrattamenti, condizioni disumane, che lo pongono sul gradino più basso della scala sociale, e che scoraggiano anche chi ha un carattere forte e determinato come il suo. In Italia conosce l'amore, quello vero, e anche qualche amicizia sincera, troppo poco però perché possa districarsi senza soffrire tra le maglie di sfruttatori e di gente senza scrupoli, pronti ad approfittare della debolezza e della fragilità di chi è nato nella parte sbagliata del mondo. Ma non tutto è negativo nella sua vita. A periodi di profonda infelicità si alternano momenti di ottimismo e di speranza, e alla fine qualcosa di inaspettato gli ridarà la stima di se stesso e sancirà il suo riscatto. La storia di Amadou racconta dell'orgoglio umiliato, dei diritti rubati, dei sentimenti calpestati e dell'esigenza di giustizia e di solidarietà alla quale tende ogni essere umano.