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Cuore di fuoco

Cuore di fuoco
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Alessandro Saccà
Pubblicato:
01/01/2024
EAN-13
9791221048445

Descrizione

Questa silloge poetica rappresenta un percorso intimo della durata di poco più di un anno, quasi un diario interiore, che testimonia sentimenti e stati d'animo succedutisi in un periodo cruciale, a cavallo tra i miei 18 e 19 anni, e in cui si può ravvisare una chiara evoluzione da un cupo pessimismo iniziale verso la nascita di un tenue raggio di speranza, conseguente all'acquisizione di una rinnovata consapevolezza.

Più che di poesie si tratta di pensieri scritti di getto, senza venire rivisitati per successive correzioni o perfezionamenti, e tuttavia in essi si trovano, qua e là, versi in rima sfuggiti quasi per caso alla penna, pur nell'urgenza di cogliere sensazioni estemporanee e quindi, per loro natura, effimere. Il ritmo, poi, si dimostra, di volta in volta, istintivamente modulato per cullare o per incalzare il lettore, che si trova così di fronte a testi immediati e comprensibili, eppure musicali e densi di significato.

Molti dei brevi componimenti manifestano il desiderio da me sperimentato negli anni giovanili per un sentimento puro, intenso e a lungo vagheggiato. Alcuni di essi sono colmi di fiducia e di speranza, mentre altri lasciano trapelare un acuto e a tratti tetro pessimismo. Tutti, però, sono vibranti, se non impetuosi, da cui il titolo proposto per la raccolta Cuore di fuoco che riprende quello di uno dei componimenti.

Le influenze stilistiche principali sono state, probabilmente, quelle di Evtushenko, Neruda e Prevert, poeti frequentati da me nel periodo in cui annotavo gli stati d'animo e le riflessioni confluite in questa raccolta, ma si possono riconoscere anche altri influssi, talvolta limitati a specifici componimenti, tra cui quello di Edgar Lee Masters, che fa capolino in tre brani chiaramente ispirati all'Antologia di Spoon River.

Tra i pensieri "casuali", estemporanei eppure poetici, spicca un sonetto, che non può che essere più meditato, se non altro sul piano stilistico e metrico, ma anche questo componimento è ben lontano dall'essere un esercizio di stile fine a sé stesso, tanto più che presenta alcune imperfezioni nelle rime, tali però da non pregiudicarne la musicalità. Se si volesse azzardare un raffronto, trascurando le ovvie distanze stilistiche, esso parrebbe una prosecuzione ideale ancorché non intenzionale del petrarchesco "Solo et pensoso", sebbene, al contrario della lirica dell'Aretino, nel "Sonetto imperfetto" si possa rintracciare una presa di coscienza tutt'altro che rassegnata della condizione di chi scrive, la quale viene dichiaratamente subordinata all'affermazione di valori presentati come irrinunciabili.

Spontaneità e freschezza sono forse i più grandi pregi dei versi contenuti nella raccolta. D'altra parte, l'intento con cui sono stati scritti non è mai stato quello di divulgarli, bensì di racchiudere e conservare in essi l'impeto di sentimenti giovanili nel momento stesso in cui venivano sperimentati, e questo spiega perché io mi sia deciso a pubblicarli solo a distanza di più di trent'anni dal loro concepimento.