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Da Freddie

Da Freddie
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18 punti carta PAYBACK
Brossura:
235 Pagine
Editore:
Sellerio Editore Palermo
Pubblicato:
01/01/2004
Isbn o codice id
9788838918681

Descrizione

Nel 1963, nel cuore di Londra, tra il British Museum e il Covent Garden col suo antico mercato ortofrutticolo, un'altra istituzione in piedi era una scuola di teatro per i divi bambini, preparati ai ruoli loro adatti del teatro di Shakespeare, di 'Peter Pan' e di altri classici del repertorio della tradizione inglese. Temple School è denominata nel libro. A dirigerla un altro monumento del mondo teatrale britannico, un ingombrante personaggio di donna indomabile ed eccentrica, sempre pronta al sarcasmo e alla resistenza strenua davanti a tutte le difficoltà di sopravvivenza della scuola. Nella penna della Fitzgerald, lei trova il nome di Freddie. E Freddie, i ragazzini della scuola, insegnanti e personale, soci, amici, attori e comprimari del quartiere dei teatri, in quell'anno qualunque, assieme ai luoghi di una Londra d'epoca che sopravviveva ancora, formano la storia di questa commedia,; "gioiello di libro" come ebbe a definirla alla sua uscita il critico del "Daily Mail". Appartiene alla parte autobiografica della narrativa della grande scrittrice, che insegnò lei stessa materie umanistiche nell'istituto. Leggere Penelope Fitzgerald è sempre un'esperienza non cancellabile del gusto e dell'intelligenza. Candida, sensibile come una pellicola che si impressiona, la sua scrittura si limita a registrare le giornate bizzarre di un cosmo popolatissimo di originali, delle loro situazioni, amori, inconvenienti, piccole disgrazie, velleità, vizi innocenti, prepotenze, sforzi vani, casi fortuiti e fortunati. Mentre su tutto si stende il velo, piano e senza grinze, di un'ironia che appare non cercata, noncurante, naturale: come se fosse in sostanza non il prodotto di un talento di scrittura, che è stato definito quello di una Jane Austen attuale e paragonato alla pittura di Turner, ma appartenesse alla realtà propria narrata. E il mondo come lo vede la Fitzgerald: fornito di non tanto senso e senno, e tenuto insieme solo dal filo tenace dell'umorismo come legge di natura.