Un uomo in stato confusionale giunge in un eremo nel cuore della Toscana. Accolto dai monaci e portato in infermeria, muore. Nella sua bisaccia fratello Damiano da Arezzo trova una pergamena, ma giura al suo più intimo amico fratello Ubaldo di non leggerne il contenuto senza l'autorizzazione del priore. Una notte, tentato dal fascino che quel documento emana, viene meno al giuramento e la legge.
Trascorsi molti anni diventa priore del monastero. Sa che quel fardello è diventato troppo pesante, ma adesso ha il potere di prendere una decisione; ne parla con il suo vecchio amico Ubaldo, guardandosi bene dal rivelare la profezia, altrimenti sa che tutto sarebbe perduto. Dice solo che è tempo di adempiere a ciò che vi è scritto.
Lo incarica di partire alla volta di Costantinopoli, da dove si spingerà fino ai Carpazi. Là tagliagole, ladri e adepti di sette religiose cercheranno di impadronirsi del manoscritto, ma grazie al suo coraggio e alla fede in Dio arriverà a un passo dallo scoprire la verità