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Daniel

Daniel
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Roberto Arosio
Pubblicato:
29/05/2022
EAN-13
1230005592180

Descrizione

Povero Daniel! Deve essere una maledizione quella che l'ha colpito in età adolescenziale. Già, proprio così! Dai quattordici anni in poi tutto è andato a rotoli, e il sogno di una vita felice, in linea con la media nazionale, ancora si fa attendere.

È un bravo ragazzo Daniel, lo dice anche l'anziana vicina del piano superiore (vecchia rompiballe), dunque è probabile che anch'egli, presto o tardi, beneficerà di due o tre colpi di fortuna in rapida sequenza (vanta diversi crediti). Se lo meriterebbe ma, cosa ancor più importante, sarebbe necessario che il fato malevolo si decidesse a darsi una mossa. Ha quasi quarant'anni e siccome nessuno lo scambia per un uomo fatto e finito, viene da chiedersi per quanto ancora sarà apostrofato con l'epiteto di ragazzo. Vive in un piccolo condominio, non può permettersi una macchina nuova in quanto il lavoro non è commisurato alle sue doti di informatico-statistico. E se ciò non bastasse a dare un'idea della sua situazione... non è mai stato caruccio, nemmeno quando era un bebè di belle speranze. Per questo le ragazze hanno tutt'ora il brutto vizio di tenerlo a debita distanza. Ad esempio, la colombiana del secondo piano, la bella Odalys che fa squillare il cellulare a comando ogni volta che lo incrocia sulle scale (seducente strega dai poteri occulti!). Per non parlare di quello che gli ha fatto la Silvia, il suo grande amore della prima superiore. Ecco! Ci siamo! Finalmente siamo giunti al punto! La prima superiore...

Daniel sa bene che, se vuole dare una svolta alla propria vita, è necessario prendere la macchina del tempo e ripartire da lì, ovvero da quando il nemico giurato, la sua nemesi, ha fatto di tutto per rovinargli l'esistenza.

«Maledetto Duccio! Canaglia d'una canaglia!...» ansima rigirandosi nel letto, in preda all'incubo che da sempre lo tormenta «... a te va tutto bene: prendi buoni voti, esci pomeriggio e sera con i tuoi amici, sei pieno di ragazze e piaci pure alle maestre (ingordo!). Ma come fai? E posso chiederti a che età è stato firmato il patto con il diavolo? No, fermo, lasciami stare! Non ho detto niente! Non volevo offendere te o la tua religione; ho forse nominato invano il tuo unico Dio?

«Sì, Duccio, prendimi pure in giro, dammi gli schiaffi sul collo, schiacciami il mignolo nello spazio esiguo che sta tra i due banchi. Fai quello che vuoi, tanto io non ho la forza di reagire. Ti osservo, e nel frattempo cerco di capire dove risiede la tua forza. La simpatia? Una bellezza indecifrabile? Un'autostima smisurata? Forse, può essere... o forse no. C'è qualcosa di più, ne sono certo, e ti confesso che a tutti i costi voglio rubare il tuo segreto. Per quale motivo? Perché un giorno sarò come te, caro Duccio, al che le nostre strade potranno incrociarsi di nuovo».