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Dante teologo e profeta della libertà

Dante teologo e profeta della libertà
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Brossura:
223 Pagine
Editore:
Centro Dantesco Dei Frati Minori Conventuali
Pubblicato:
12/08/2021
Isbn o codice id
9788889501146

Descrizione

«Un teologo parla della teologia di Dante, un uomo di fede racconta la fede di Dante e, più profondamente e più acutamente, indaga le modalità con cui questa fede si alimenta e le fonti da cui scaturisce. L'elemento che si viene così a mettere in luce è che, certo, sono ben presenti in Dante i collegamenti con la tradizione del pensiero cristiano, in primis la Scolastica nel suo periodo aureo, e con le Scritture, ma, più in profondità, emergono gli intrecci di questi principi con la vita stessa, nel suo vissuto quotidiano così come negli eventi della storia. Si tratta di quello scenario di avvenimenti, incontri, relazioni, sentimenti e affetti, audacie e paure, gioie e sofferenze, aneliti e frustrazioni, che il Poeta aveva allora sotto gli occhi e nel cuore, ma che popolano la vita di tutti gli uomini, oggi come sempre. E l'avventura della vita, per la quale si può ben pensare che non esista metafora più calzante del viaggio. E l'avventura esistenziale di ognuno che si deposita nell'esperienza di ciascuno e che rimane lì, come preziosissimo sedimento, magmatico forse, ma che fornisce, per chi vuole coglierlo e sa aprirsi al reale, materiale alla riflessione e al confronto con se stessi, con il mondo e con il Mistero. E in ciò che la vita sedimenta nell'interiorità di ciascuno che si vengono a cogliere le verità, sapide e solide perché provate al fuoco del tormento interiore, ma mai del tutto appagate e per questo sempre vive e tali da ispirare il pensiero, i criteri che suscitano il volere e i valori che scaldano il cuore, quella pace nella quale, come Dante, cerchiamo il nostro compimento. Il viaggio è metafora di quel patrimonio di esperienza che la vita ci consegna, quel sensato, cioè quel portato esistenziale che, a partire dai nostri sensi, se l'accogliamo giunge fino ai livelli più alti del nostro sentire e del nostro riconoscere per vero. E in questo che il libro individua una chiave importante per l'attualizzazione del pensiero di Dante e, soprattutto, della sua esperienza di vita e di fede...» (Dalla Prefazione di Francesco Nicastro)