Una terrazza a picco sul mare, di un piccolo paese della costa. Al centro il cadavere di una donna. Tutto intorno sulle loro panchine, 17 abitanti, abituali frequentatori della piazza. E' questa la scena che si presenta all'appuntato Guido Troisi, appena piombato sul posto attirato dalle grida dei presenti. Il carabiniere è un tipo in gamba e non riesce ad aspettare l'arrivo dei superiori che causa "forza maggiore" ritarderanno e decide di iniziare da solo ad interrogare uno ad uno i testimoni, tra i quali è convinto si nasconda l'assassino. Inizia così un percorso di incontri tra l'uomo e quei personaggi di paese, tipici ma strani, assurdi ma veri, e che lo sorprendono per la loro feroce inconsapevolezza della tragedia. Troisi, toscanaccio vivace, ma anche uomo razionale e amante della logica, è soprattutto preoccupato dell'inutilità pratica delle testimonianze assurde e fantasiose che raccoglie, ma continua ostinatamente a cercare la verità fino in fondo, anche quando scopre che è dura da accettare.