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Democrazia anno zero

Democrazia anno zero
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Edizioni Alegre
Pubblicato:
23/02/2016
EAN-13
9788898841394

Descrizione

In questo libro, iniziato a scrivere prima della nascita di Podemos e concluso dopo la sua esplosione politico elettorale in Spagna, Iglesias definisce argomentazioni e tecniche di combattimento per tutti coloro che si sentono indignati da un sistema corrotto che produce crescenti disuguaglianze.
Il mondo è governato da un partito, quasi leninista e a vocazione internazionalista, che impone politiche di austerity ad ogni singolo governo nazionale. Iglesias lo definisce il «Partito di Wall Street», rappresenta l'1% che vive al vertice del sistema economico e i suoi funzionari presenti in tutte le Istituzioni del mondo passano tranquillamente dai Consigli di amministrazione delle grandi imprese ai Consigli dei ministri. E viceversa. Se, apparentemente, siamo liberi di scegliere tra il partito A e il partito B a meno che, come abbiamo visto in Grecia, il risultato delle urne non sia gradito in realtà la democrazia viene trasformata in un significante vuoto.
Attraverso gli strumenti della politologia, la rilettura storica della lotta per la democrazia in Spagna negli ultimi cento anni e l'analisi dell'attuale crisi economica, Iglesias mostra che non può esistere democrazia senza una vera socializzazione del potere, e non può esistere lotta politica senza la costruzione di un'egemonia culturale. «Vincere le elezioni non significa prendere il potere», è il messaggio che lancia al resto della sinistra europea. A conferma di questo corpo teorico, l'esperienza di Podemos e il suo provocatorio motto: «Per vincere non fare quello che farebbe la sinistra». Un tentativo di innovare profondamente la cultura politica alternativa e offrire un nuovo paradigma per la trasformazione sociale.

«Di fronte a chi usa il termine "antisistema" come un insulto, possiamo affermare che quasi tutti gli avanzamenti politici dell'umanità si devono, in buona misura, all'azione dei movimenti antisistema. Paradossalmente, nella storia, a risultare impresentabili alla luce di qualsiasi progetto democratico sono stati proprio i "pro sistema": difensori della schiavitù, del suffragio per censo, del razzismo, del lavoro minorile, contrari ai diritti sociali, difensori del fascismo, e un lungo ecc. ecc. I "pro sistema" di oggi sono i difensori delle istituzioni internazionali senza nessun controllo democratico, in cui organismi come il Fmi, la Banca Mondiale o la Troika comandano i governi nazionali; sono i sostenitori delle privatizzazioni dei beni comuni e della socializzazione delle perdite economiche causate dai fallimenti dei privati; sono i difensori di un sistema che continua a fondarsi sulla protezione dei privilegi di una minoranza rispetto ai diritti della maggioranza».