Il diario di quelle che dovevano essere tre settimane a Sri Lanka e sono diventate tre mesi a causa del lockdown e la conseguente cancellazione di tutti i voli dovuta all'epidemia di coronavirus. Un soggiorno obbligato ed imprevisto nella pace di un luogo stupendo, mentre intanto il mondo si ferma, comincia a trasformarsi, e si fa forse minaccioso. Le pagine restituiscono immagini del luogo e dell'umanità che vi abita; momenti della vita rigogliosa e sovrabbondante che tutta intorno si muove; i dubbi, l'interrogarsi dell'autore sulle origini della pandemia e gli effetti, anche in qualche modo culturali, che questo periodo segnato dalla paura del virus ci lascerà, con considerazioni anche sulle cosiddette "teorie del complotto"; meditazioni filosofiche; confronti tra Oriente ed Occidente su vari temi tra cui, non ultime, le relazioni di coppia; racconti ed esperienze di viaggi fatti nel corso degli anni. Ed, a completare l'opera, una serie di poesie, sintomo dell'occasione preziosa, non cercata, che il lockdown ha dato all'autore - come forse a molti altri - per porsi alcune domande di fondo ed assaporare la vita da un punto di vista diverso.