Mangiare è un piacere sano, tranne quando si cerca la gioia nel cibo per compensare emozioni negative, come tristezza o ansia. C'è chi desidera i piaceri di un buon pasto o un alimento il cui consumo evochi sensazioni gratificanti, bei ricordi o indimenticabili momenti di tranquillità e benessere. Quando vuoi fare un regalo a qualcuno che ami, un invito a un pasto speciale, ildono del cibooppure la ricetta preferita viene accolta con enorme gratitudine, poiché se ne apprezza il grande valore affettivo. Mangiare bene e ciò che piace a ciascuno rappresenta uno dei piaceri più grandi, ma l'obiettivo da perseguire è che piacere e salute vadano di pari passo. Un'alta percentuale di persone cerca il primo come un modo per compensare le emozioni negative, siano esse solitudine, tristezza, senso di colpa oansia.È essenziale distinguere tra desideri e mondo reale: quando una persona non è in grado di distinguere tra i propri desideri e i propri bisogni alimentari, entra in un mondo di fantasie che possono promuovere un'alimentazione non sana. L'apprendimento familiare gioca un ruolo molto importante nell'uso e nella funzione del cibo come anestetico delle emozioni.