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Dividere i beni in comunione. Le problematiche dello scioglimento delle comunioni ordinarie, ereditarie e «speciali». Con Contenuto digitale per download e accesso on line

Dividere i beni in comunione. Le problematiche dello scioglimento delle comunioni ordinarie, ereditarie e «speciali». Con Contenuto digitale per download e accesso on line
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Libro + altro:
572 Pagine
Editore:
Ipsoa
Pubblicato:
11/04/2017
Isbn o codice id
9788821764639

Descrizione

Il volume vuol essere un efficace strumento, descrittivo ed operativo, diretto alla miglior gestione: della divisione tout court; della gestione della comunione finalizzata ad una più agevole divisione. Il lavoro persegue il predetto risultato anche attraverso schemi, tabelle e formule (riassuntive ma nel contempo propositive), specificando la generale affermazione secondo cui l'articolo 1116 del codice civile dispone che alla divisione delle cose comuni si applicano le norme sulla divisione dell'eredità, in quanto non siano in contrasto con quelle del Libro III, Titolo VII, Capo I del medesimo codice; in particolare vengono illustrati: l'ambito prettamente processuale; l'ambito dello scioglimento della comunione legale tra coniugi; la c.d. comunione ordinaria, cioè quella che trova la sua disciplina (ove il titolo o la legge non dispongano altrimenti) negli articoli 1100 e ss. del codice civile e che comprende le fattispecie concrete ove proprietà o altro diritto reale spettino in comune a più persone (non è comunione, dunque, in tal senso, la condizione di più titolari di un rapporto obbligatorio); le ulteriori forme di comunione, ormai tipizzate attraverso previsioni non tassative e suscettibili d'esser implementate dal legislatore (istituti creati da quest'ultimo al solo scopo di meglio regolamentarli); la comunione legale tra coniugi; la comunione tacita familiare; la comunione ereditaria; gli usi civici; la comunione d'azienda; la comunione a scopo di godimento; il condominio; il principio generale che regola il regime giuridico della comunione pro indiviso, ossia la libera disponibilità della quota ideale indivisa da parte di ogni partecipante, salvo le autolimitazioni che all'esercizio di questa facoltà possono derivare dalla volontà delle parti interessate; il principio secondo cui la comunione, se finalizzata ad una successiva divisione, prima ancora d'esser divisa, merita particolare attenzione quanto alla sua corretta gestione, basata sul rispetto delle regole tutte all'uopo previste dal codice civile.