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Dopo i lampi vengono gli abeti

Dopo i lampi vengono gli abeti
12,00
24 punti carta PAYBACK
Brossura:
144 Pagine
Editore:
Pequod
Pubblicato:
01/01/2005
Isbn o codice id
9788887418880

Descrizione

"Ho tutti gli anni del mondo. Compiuti di colpo e insieme, colpiti di colpo e insieme": ecco un esordio narrativo finalmente fulmineo, finalmente scatenato, finalmente disinibito. È la voce di un protagonista che racconta tutte le possibili voci del mondo, il che significa che il mondo torna a parlare (ma non aveva mai smesso di farlo) con l'inusitata potenza che determina le vite umane e i segreti smottamenti del cosmo e del pianeta. Siamo in presenza di una scrittura che corrobora le più perverse e vitali fantasie: Pierfrancesco Majorino è uno scrittore della violenza e del tumulto, dell'immagine folgorante e dell'esistenzialismo più pervicace e scomodo di cui la letteratura è sempre stata incantata testimonianza. "Dopo i lampi vengono gli abeti" è una sorta di 'bildungsroman' di un'epoca che manifesta i sintomi tragici della "Fame chimica". È un romanzo di iniziazione e una 'detection story' alla rovescia, che contamina "La 25ma ora" e "I soliti sospetti", "Stand by me" e "Drugstore cowboy", secondo lo stile delle confessioni criminali declinate a 'mémoire' esemplificativi di un mondo complesso e stratificato, come in Lacenaire. Branchi umani e gorghi emotivi, intrighi kieslowskiani e avventure laicamente fantasy, un umorismo che strappa i cieli con forza e un senso panico della natura (questa indesiderata ospite della nostra contemporaneità) sono la strumentazione che Majorino utilizza per emettere con forza l'urlo soffocato di una generazione che non è per nulla perduta, come tanta narrativa italiana ha calligraficamente sostenuto e continua a sostenere. Questo non è un romanzo, ma un magnete che attrae con potenza linguistica e immaginifica: e noi, italiani che vivono questo presente lacerocontuso, siamo i frammenti metallici che vengono risucchiati dal vortice di questa storia di storie, dove carcere famiglia lavoro amore sesso morte (cioè: lo sfondo di ogni letteratura autentica) lottano per appropriarsi dei nostri riconoscimenti. Se si potesse dire che esistono libri generazionali, avremmo un luogo rassicurante in cui almanaccare il romanzo di Majorino. Poiché non esistono però libri generazionali, restiamo nel furibondo incanto di questo diario scomodo e impenitente: ci rappresenta tutti, chiunque si riconoscerà in quest'agonismo furioso che uno scrittore è riuscito a comprimere nelle pagine stellari che avete in mano. (Giuseppe Genna)