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E se covano i lupi

E se covano i lupi
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Brossura:
224 Pagine
Editore:
Guanda
Pubblicato:
13/11/2008
Isbn o codice id
9788860884916

Descrizione

Abbiamo lasciato Lupo e Anatra finalmente sposi nella storia precedente, e ora li ritroviamo in dolce attesa che si schiudano le uova nate dal loro amore. E qui i ruoli si invertono e i mondi si ribaltano: Lupo, filosofo teorico, sempre perso in astrazioni e pensieri profondi, decide di occuparsi direttamente della cova delle uova, lasciando la consorte libera di muoversi per il mondo, per conoscerlo e capire che cosa conti davvero. Iniziano così i percorsi paralleli dei due protagonisti. Lupo bada alle uova, riflettendo sul senso dell'attesa e diventando punto d'incontro per vari personaggi, amici e nemici: un vecchio riccio in pensione afflitto dalla solitudine, una volpe invidiosa, un esercito di gufi benpensanti. Mentre Anatra diventa una giornalista e intraprende un viaggio personale, e tutto femminile, nel crudele e variopinto mondo del potere popolato da struzzi, leoni e chiassosi tacchini, alla ricerca della bellezza e di ciò che è veramente importante...

La nostra recensione

Dopo il felice epilogo del primo romanzo "Che animale sei? Storia di una pennuta" Paola Mastrocola ci riporta nel mondo di Anatra e del suo Lupo Solitario¿alle prese con una covata insolita. Già perché contro natura, mai termine fu più azzeccato, Lupo sottrae il compito materno e lascia libera Anatra di svolazzare per riconquistarsi la libertà di non fare niente. Lui che perde il pelo, ma non il vizio, lui che cova "per essere meno astratto", lui che cova, quindi è¿ Lui che vuole fare esperienza del mondo, proprio covando le uova. Ma non ce la fa. Continua a pensare e scrivere i suoi pensieri alla luce della luna. Oltre ai neogenitori, il riccio cinefilo, la professoressa Volpano, detta Lady Fox, l'anchorwoman Esangue Suga sono tra i personaggi di E se covano i lupi, una favola che parla dell'attesa dei figli, ma anche dell'attesa come quella dimensione esistenziale e filosofica. Un'attesa più facile a dirsi che a farsi. - Valeria Merlini