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Eventi

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Rilegato:
414 Pagine
Editore:
Longanesi
Pubblicato:
01/01/2000
Isbn o codice id
9788830417182

Descrizione

"Molti storici e osservatori sono concordi nell'affermare che il Novecento sia da considerare un secolo 'breve', cominciato nel 1914 con lo scoppio del primo conflitto mondiale e conclusosi nel 1989 con la caduta del muro di Berlino. Ma per quanto riguarda l'Italia esso comincia assai prima, il 29 luglio 1900, con l'assassinio del re Umberto I, e si chiude nel 1992-'94, con le inchieste giudiziarie di Tangentopoli. Tra questi due estremi, diversissimi ma ugualmente drammatici, sono compresi quasi cento anni di storia italiana: Matteo Collura ne attraversa gli 'eventi' più significativi riproponendoli 'in diretta', come un testimone che vi abbia assistito o facendo parlare le pagine dei più famosi scrittori e inviati speciali del tempo. Dal terremoto di Messina alle serate futuriste, da Caporetto alla marcia su Roma, dai mondiali di calcio del '34 alla nascita della Ferrari e dell'antagonismo tra Bartali e Coppi, da 'Lascia o raddoppia?' all'alluvione di Firenze, fino alla strage di piazza Fontana e a quelle di Falcone e Borsellino, Collura ci propone, seguendo il filo della memoria collettiva, il romanzo di un Paese che non finisce di stupire e che nei vizi, come nelle virtù, non si smentisce mai. Un racconto animato non soltanto dai personaggi celebri, ma anche dai tanti anonimi - uomini e donne, talvolta eroi involontari - che contribuiscono a 'fare' la storia non meno dei protagonisti. ""Eventi"" è un affresco composito, che al fascino del romanzo unisce l'accuratezza di una biografia della nazione nei suoi momenti esemplari, sempre in bilico tra grandezza e miseria, in un'epoca segnata da due guerre mondiali e da vertiginosi mutamenti sociali e tecnologici. Un libro, dunque, che mescolando cronaca e storia parla della società nei suoi vari aspetti (costume, politica, cultura, guerra, arte, sport) e nel quale gli italiani, come guardandosi nello specchio delle loro illusioni e delusioni, con un sorriso e un pizzico di disincanto, non potranno non riconoscersi."