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Exit strategy

Exit strategy
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Rizzoli Libri
Pubblicato:
12/03/2014
EAN-13
9788858665961

Descrizione

"Come se ne esce?" è la domanda che risuona più spesso in questi anni. Non solo dalla crisi economica ma dalla paralisi politica e istituzionale, e anche da quella vocazione al consumo superfluo e al piacere pronto-cassa che dopo aver caratterizzato gli anni ruggenti del berlusconismo rischia ora di lasciare sul campo tanti smarriti e depressi. Ogni mutamento profondo presuppone una conversione e un rimescolamento nella gerarchia dei desideri. In questo romanzo che seziona i giorni come un diario, Siti affronta la questione partendo da un'esperienza personale: racconta la propria uscita da un'ossessione erotica che sembrava eterna, e la propria conversione a qualcosa che sembra rappresentare il suo contrario, dal cielo drogato dei corpi artificiali alla terra di un amore umano troppo umano. A fare da contrappunto ci sono i capitoli della berlusconiade: dal sole in tasca al mesto tramonto, dal tintinnio delle farfalline al cane Dudù. Ritratto spietato dell'immobile frenesia italiana e insieme sincera autoanalisi di un tentativo di liberazione (con un simbolico trasloco da Roma a Milano e un addio altrettanto simbolico al mondo dei reality), il libro non offre ricette miracolose ma suggerisce che una via d'uscita esiste, almeno nel privato, e che le ossessioni si possono, se non sconfiggere, almeno addomesticare. Exit strategy è un romanzo che vive la vita del protagonista e dell'autore permettendo a chi legge un percorso di analogia - chiudendo il cerchio della Trilogia autobiografica con un'ultima disperata tentazione: la serena, responsabile misura.

La nostra recensione

Per l’Italia dei nostri (dimessi e dismessi) giorni si aggira un personaggio disilluso, piegato un po’ dal tempo un po’ dalle circostanze; questo personaggio si chiama Walter Siti, proprio come l’autore di questo libro, ed è in cerca di una via d’uscita. Ma da che cosa? Dalle pretese d’amore, ma anche dal sesso ossessivo (ormai malinconico) e dal desiderio onnipotente, e con visione allargata anche dall’impasse di una politica falsa e bugiarda e dallo scempio sociale di quest’Italia malata e piagata. Vuole uscirne senza recedere, però; vuole oltrepassare la soglia e non aggirarla o ignorarla perché il romanzo della vita di cui è consapevole e accanito protagonista non volga al termine senza uno slancio, forse meno istrionico che in passato ma pur sempre volontario. Senza più pretendere l’onnipotenza e il godimento assoluto, il protagonista è determinato a “convertirsi”, facendo appello a un’ormai necessaria assunzione di responabilità che la scrittura lucida e armoniosa di Siti estende a tutti gli italiani, esortati a uscire finalmente dal morbo che li ha resi schiavi del potere infinito, storditi da immagini e parole svilite, abbagliati dalla luce dell’effimero, dispensata senza tregua nell’epoca dominata dal loro leader più carismatico, il più magnificato e detestato allo stesso tempo. Coniugando in forma di diario flussi interiori e avvenimenti esterni, Siti esplora le possibilità che ancora gli sono concesse come personaggio di una letteratura che “spira dove vuole proprio perché non viene presa sul serio da nessuno”. Un’alterazione dello spirito che pochi scrittori in Italia sanno evocare con altrettanta potenza espressiva.
Antonio Strepparola