Le "Fiabe" quando entrano di prepotenza nella mente dell'autore lo fanno, come nel mio caso, solo dopo l'arrivo di un nipotino. Poi decidono e dispongono ciò che vogliono. Quando stabiliscono di abitarvi definitivamente o temporaneamente combinano tutto a modo loro e piacimento. E non c'è verso di far cambiare musica. Si animano, diventano idealmente persone come noi e dopo, si divertono a fare un piacevole solletico al cuore, del tutto speciale, gioioso, unico al mondo per predisporlo all'allegria e ai buoni sentimenti. Le Fiabe iniziano così i preparativi per farci accedere al loro mondo fantastico, straordinario, quello della immaginazione a tutti accessibile. Sono convinte che i loro racconti piacciano non solo ai piccoli ma anche ai grandi ed ai nonni. Del resto non hanno poi tutti i torti. Da generose quali sono ci fanno capire che non occorrono valige, né bagagli per viaggiare nella fantasia. Si può fare un lungo cammino, possedendo semplicemente un pizzico di buona volontà, tanta disponibilità ed almeno un granello d'innocenza di bimbo, quella che si può racimolare prelevandola nel profondo del proprio cuore. In questo modo si potrà volare nel cielo senza ali, attraversare i mari e gli oceani, i monti, le nuvole ed oltre, per raggiugere, se si vuole, il regno, incredibile della fantasia, della creatività, della, speranza.