Come la clinica medica deve avere e, di fatto, da lungo tempo ha le sue fondamenta nelle conoscenze di anatomia e fisiologia, così è opportuno che la psicoterapia sia fondata sulla psicologia. Le conoscenze delle strutture e dei processi mentali normali dovrebbero sostenere le conoscenze della patologia e della terapia. In questo libro sono raccolte quelle nozioni di psicologia cognitiva che appaiono più utili, o forse indispensabili, per chi si occupa di psicoterapia. La psicologia cognitiva offre analisi estremamente accurate delle emozioni, dei processi comunicativi, dell'organizzazione degli scopi personali, dei meccanismi dell'impegno e della demotivazione, come anche della metacognizione, vale a dire delle strutture e delle funzioni che sovrintendono alla regolazione degli stati mentali. E' possibile, grazie alla psicologia cognitiva, superare vecchie dicotomie, come la contrapposizione tra ragione e passione, e gettare nuova luce su fenomeni di grande interesse clinico come il paradosso nevrotico. La psicologia cognitiva rende anche possibile riconsiderare criticamente alcune intuizioni del senso comune, come ad esempio l'idea che la sofferenza patologica sia da ricondurre a percezioni distorte della realtà e a modalità di pensiero irrazionali. Alcuni degli autori che hanno contribuito a questo volume sono impegnati nella psicologia cognitiva, altri nella psicoterapia cognitiva, e da anni interagiscono fra loro sviluppando l'interfaccia tra lo studio dei processi mentali normali e lo studio dei processi patologici e terapeutici.