Torna indietro

Fragilità e inclusione. Nuovi scenari d'intervento psico-educativo a favore delle relazioni di cura

Fragilità e inclusione. Nuovi scenari d'intervento psico-educativo a favore delle relazioni di cura
19,00 -5%   20,00 

Ordina ora per riceverlo lunedì 20 maggio. 

38 punti carta PAYBACK
Brossura:
148 Pagine
Editore:
Pensa Multimedia
Pubblicato:
20/12/2021
Isbn o codice id
9788867607372

Descrizione

La complessità dell'intero sistema della cura educativa, in un contesto sociale sempre più esposto alla vulnerabilità e alle fragilità che caratterizzano singoli soggetti, istituzioni, relazioni sociali e affettive, dimensioni della salute fisica, psicologica e sociale, impongono una riflessione e una revisione delle modalità di gestione degli stessi processi di cura e di educazione in termini di contenuti, metodologie, contesti comunicativi e relazionali (d'Alonzo, Maggiolini, 2013). In linea con gli orientamenti di ricerca nazionale ed internazionale il testo intende delineare traiettorie possibili per accrescere la qualità e la quantità delle risorse protettive nei contesti formativi, nel senso più generale, e in special modo in quelli familiari e scolastici. Solo mediante la costruzione di percorsi di senso, si potrà cercare di aiutare il soggetto ad attraversare la sofferenza e a stimolare la conoscenza, la riflessione sul tema del limite e del dolore, come elemento consapevolizzato e quindi costitutivo di una forma mentis capace di contrapporsi al senso di onnipotenza che pervade il nostro tempo e che spinge i giovani a non voler soffrire o a non saperlo fare in modo "adeguato", ovvero senza compiere gesti estremi a proprio danno e a danno degli altri. Restare in ascolto dei propri limiti e delle condizioni della situazione significa saper accettare la distanza, considerandola non nella prospettiva della lontananza e della separazione, ma come spazio di riflessività e di progettazione. Uno spazio prezioso in cui giungono intuizioni nuove, occasione in cui lasciar essere sé stessi e gli altri, nella propria originalità. E qui che il limite si trasforma in uno spazio ricco di potenzialità, quando lascia in-travedere possibilità di azione e di reinvenzione, e per questo reclama la sosta, la riflessione: l'educatore deve «saper anche arrestarsi talvolta o retrocedere davanti a quel continuo oltre che è l'evento educativo. Questa è coscienza del limite» (Iori, 1998). In questa cornice si inscrive la storia della diversità che connota la natura umana e ne traccia il carattere di esclusiva autenticità e ricchezza.