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Futuro anteriore

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Rilegato:
245 Pagine
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
25/10/2016
Isbn o codice id
9788806204402

Descrizione

Venerdì mattina. Ad Appleseed Rectory, elegante villa suburbana, "luogo di contorni instabili e spazi implosi", tutto è pronto per un fine settimana di ordinaria trasgressione. I padroni di casa - Quentin e Celia Villiers - e i loro quattro amici si preparano a bere, consumare droghe e fare sesso per tre giorni di fila senza alcuna preoccupazione al mondo. O almeno, cosi dovrebbe essere. Per la verità qualche preoccupazione ce l'hanno. Diana è in ansia perché il fidanzato Andy ha problemi di erezione, Giles è ossessionato da un incubo ricorrente in cui perde tutti i denti, Keith, molto basso, molto grasso e molto brutto, dubita che gli sarà permesso di partecipare a pieno titolo all'orgia imminente. E poi sono in arrivo gli americani - Marvell, Skip e Roxeanne - che, oltre a "fare delle cose tutt'e tre insieme", recano in dono una quantità inusitata di droghe, "droghe che ti rendono euforico, triste, arrapato, violento, lucido, tenero", droghe che promettono di "fare col cervello quello che facciamo col corpo". E infine Lucy, Lucy Littlejohn, che tutti si sono scopati (tutti tranne Keith, cioè) e tutti intendono scoparsi. Fra test lisergici e picnic alcolici, puntate in città e "Gesti concettualisti", malumori improvvisi e sperimentazioni sessuali che tendono a concludersi con un nulla di fatto, il fine settimana vira, contro le migliori intenzioni, sempre più al nero. Anche perché gli Appleseeder cominciano a essere vittime dei sinistri scherzi di «Johnny», che colpiscono ognuno degli ospiti là dove è piú vulnerabile. Col trascorrere delle ore, i gesti di violenza compiuti e subiti si fanno sempre piú truci, fino a scaricarsi in un parossismo finale su quella che fin dal principio era la vittima predestinata, il povero, piccolo Keith. In questo che è il suo secondo romanzo, Martin Amis, che non si è mai tirato indietro di fronte a una sfida, inaugura la sua lunga e fortunata carriera di sfatatore di miti e violatore del galateo letterario, concentrando questa volta la sua caustica lente d'ingrandimento sulla presunta liberazione seguita alla rivoluzione sessuale degli anni Sessanta, e calandola in un inestricabile, originalissimo miscuglio di comicità e tristezza, sarcasmo e compassione.