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Geopolitiche dell'arte. Arte e critica d'arte italiana nel contesto internazionale dalle neoavanguerdie a oggi

Geopolitiche dell'arte. Arte e critica d'arte italiana nel contesto internazionale dalle neoavanguerdie a oggi
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46 punti carta PAYBACK
Brossura:
222 Pagine
Editore:
Marinotti
Pubblicato:
30/10/2012
Isbn o codice id
9788882731366

Descrizione

La storia postbellica dell'arte italiana è profondamente segnata dagli equilibri geopolitici e culturali della guerra fredda, e da quello che potremmo chiamare il marketing delle identità locali. Come confrontarsi con una tradizione illustre, la propria, se si appartiene a una nazione che si scopre bruscamente periferica? E come ripristinare dialoghi cosmopoliti dopo decenni di isolamento? La "mutazione" si compie tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento: se un artista come Fontana rimane fedele a un mondo la cui capitale è Parigi, e il cui faro indiscusso è Picasso, Manzoni apre a geografie artistiche transatlantiche. Intende la citazione non come mera ripetizione o gioco culturale, ma come pratica distorsiva, satirica e fantastica. "Plagio" e "furto" iconografico, ai suoi occhi, sono modi attraverso cui la Periferia può tornare a parlare di sé e modificare gli svantaggiosi rapporti che la legano al Centro egemonico. I processi di "modernizzazione" culturale introducono, in Italia, I'insidia della subalternità e, per contro, dell'irriflessivo corteggiamento dell'Antico. Negli artisti che oggi ci sembrano più rilevanti la dimensione "internazionale" coabita con fantasmi storico-artistici e eco di illustre tradizione. Al tempo stesso evocazioni e "messe in scena" dell'Antico sono pienamente comprensibili solo in chiave modernista.