"Donne e ori" all'inizio sembrava un titolo scontato, troppe le immagini e i messaggi pubblicitari circolanti, monotoni seppur persuasivi, mentre il connubio che viene proposto nella quarta edizione del convegno di Valenza "Gioielli in Italia" presenta interventi vivaci e complessi che riconducono nell'ottica storica un argomento solo in apparenza frivolo. Il rapporto tra il femminino e il gioiello è di durata millenaria e tocca la sfera privata come quella pubblica, assumendo valenze complesse che si estendono dall'economia alla società, dalla politica alla morale, dall'arte al costume. Attraverso tre percorsi di lettura- storia, arte, passione- si percepisce il mutare nei secoli del ruolo della donna e dell'ideale femminile nella società e nella famiglia: mentre un tempo il gusto e le consuetudini ornamentali le erano imposti e solo in casi eccezionali scaturivano da orientamenti autonomi, a partire dalla fine dell'Ottocento 'l'altra metà del cielo', che rimane la destinataria per eccellenza del gioiello, si appropria di competenze specifiche che le permettono di operare scelte estetiche indipendenti, fino a esprimere in veste di creatrice la propria personalità artistica.