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Gli scheletri nell'armadio

Gli scheletri nell'armadio
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26 punti carta PAYBACK
Brossura:
219 Pagine
Editore:
Sellerio Editore Palermo
Pubblicato:
09/05/2012
Isbn o codice id
9788838927072

Descrizione

"Capiva che è meglio la morte di una scomparsa, che è un po' il tema di questa storia che vi sto narrando". Un giorno, ad Amedeo Consonni, tappezziere in pensione e collezionista per hobby di cronaca nera, si presenta del tutto inaspettato il Barzaghi, compagno di lavoro di quando addobbavano le carrozze della Wagon-Lits. Nel suo vecchio casolare, in un'intercapedine ha trovato tre scheletri; e vorrebbe aiuto, dall'antico collega con il suo pluridecennale archivio di crimini, per capirci qualcosa, prima di rivolgersi alla Polizia con il rischio che gli blocchino i lavori di restauro. Sente il Consonni che è il prezzo della fama guadagnata per il ruolo (lui dice del tutto casuale) avuto nella risoluzione del precedente caso, cosiddetto della Sfinge di Lentate. Contro la sua volontà, dal suo arredatissimo appartamento nella casa di ringhiera, si trova costretto a cercare dei nomi per quelle ossa. Così inizia la commedia degli errori che ha tutta l'apparenza di un giallo ed è in effetti il mistero impenetrabile delle vite quotidiane quando sono scrutate da un cortile condominiale. Spuntano piste di ogni genere, ingegneri inghiottiti in loschi affari, boy-scout svaniti come fumo dietro a storiacce d'amore: e lui le segue tutte, mentre cadono a destra e sinistra pezzi di esistenza quotidiana a formare storie parallele che assumono autonomia e propulsione propria. Ma è un'unica vicenda che nasce dal connubio tra l'intrigo degli scheletri e il mestiere di vivere che agita lo zoo umano degli inquilini.

La nostra recensione

Se la ridono parecchio, gli scheletri, nel romanzo di Francesco Recami. Nel frattempo, tra un 'oh signur' e un 'va' ciapà i ratt', chi scheletro non è si arrabatta a vivere come può. Non è pulp, non è horror, ma è una storia intrisa di quella nebbia giallognola che pervade Milano e si appiccica vischiosa sugli abitanti di una casa di ringhiera. Qui nessuno è come sembra: la signora sulla sedia a rotelle balla l'hully-gully, l'alcolizzato conduce una vita da salutista, il proprietario di una scalcinata Opel ha una relazione clandestina con una procace BMW, e persino Bubu, l'orso di peluche, nasconde un'identità non proprio irreprensibile. Insomma, qui ognuno ha i propri scheletri nell'armadio, storie sordide da occultare, misteri da tenere segreti. Ma, l'improvviso ritrovamento di tre scheletri veri costringerà tutti a mostrare i propri scheletri simbolici. Motore di questa carrambata di ossa è il protagonista, l'Amedeo Consonni, che di mestiere farebbe il tappezziere, ma rappezza per passione, manco fossero vecchie poltrone sdrucite, le storie delle persone scomparse misteriosamente. A lui si deve la mirabolante vicenda della Sfinge di Lentate, che l'ha portato persino in televisione, ed è sempre a lui che si devono gli accidenti che la sua morosa, l'Angela, gli lancia quando il suo Amedeo, come la maggior parte degli uomini, fa finta di ascoltarla ma in realtà è lontano anni luce perso nelle galassie dei suoi pensieri.In un turbine di avvenimenti, raccontati con quell'erotismo della parola che svela e non svela e non ti fa mollare il libro finché non è nudo, si accarezzano e si eccitano le trame incrociate dei protagonisti, le loro immagini pubbliche, e quelle private ben chiuse negli armadi.Un colpo di scena finale, di cui bisogna essere grati a Recami, dimostrerà che anche le indagini più accurate e inoppugnabili hanno un lato nascosto, che ci spernacchia bellamente tra i sacchetti di lavanda del grande armadio del mondo.
Rossella Calabrò