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Grazie per quella volta. Confessioni di una donna difettosa

Grazie per quella volta. Confessioni di una donna difettosa
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Brossura:
234 Pagine
Editore:
Rizzoli
Pubblicato:
18/04/2012
Isbn o codice id
9788817058186

Descrizione

In questi racconti che spaziano tra ricordi e riflessioni chiamando a testimoni Borges e la moglie di Tolstoj, Grace Kelly e Gaber, Simenon e la zia Lella, Ovidio e gli U2, Serena Dandini torna alla scrittura dopo il successo di Dai diamanti non nasce niente.

La nostra recensione

Ho sempre creduto che i miei difetti, la mia incredibile pigrizia, la tendenza a piangere per qualsiasi sciocchezza, il terrore di invecchiare, il senso di colpa per qualsiasi azione mi avessero impedito di diventare una persona di successo. Ho sempre usato le mie imperfezioni come alibi per la mia normalità, che provo almeno a non trasformare in mediocrità, immaginando che la vita delle persone di grande successo fosse piena di energia, di fasti, di lustrini e di party. E ho provato invidia per chi riesce a dare sempre il massimo, per chi non viene risucchiato dall'invitante divano per pomeriggi interi, per chi non si sente a disagio scoprendo la prima ruga sul viso e per chi riesce a non farsi terrorizzare dal tempo.
Poi mi è capitato tra le mani Grazie per quella volta, di Serena Dandini, il cui sottotitolo "Confessioni di una donna difettosa" descrive chiaramente quanta poca perfezione ci sia nelle persone che godono della nostra stima. In circa duecentocinquanta pagine, la popolare conduttrice televisiva racconta, in maniera naturale e divertente, tutti i suoi difetti, così simili ai miei.
Nonostante la differenza d'età che ci separa (non me ne voglia la Dandini se ribadisco di essere ancora nel meraviglioso e infame mondo degli 'enta) abbiamo così tante imperfezioni in comune, da sembrare quasi gemelle. Serena ci parla, con onestà e grande autoironia, del suo guardaroba fatto tutto di abiti neri, della malinconia alla fine dell'estate, dell'ansia da prestazione che hanno le donne per qualsiasi sciocchezza, del suo rapporto con gli oggetti e con il tempo che passa. Attingendo ai suoi ricordi, al suo presente e al suo passato, l'autrice racconta del dramma delle borse pesantissime che si porta sempre dietro, di quella volta che voleva diventare la moglie di Mick Jagger, della sua insegnante di danza, quando era ragazzina, e del suo rapporto con la morte. Grazie per quella volta è un libro catartico, che ci aiuta a sorridere di tutti i nostri difetti, che ci spinge a essere indulgenti con noi stessi, che ci fa sorridere delle piccole e grandi cose della vita. Un libro da leggere per sentirci migliori. Un libro per capire che non importa quante debolezze possediamo, non importa quante siano le nostre fragilità. L'importate è imparare ad autoassolverci e a vivere la vita con il sorriso sulle labbra. Sempre.
Dania