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I Dioscuri

I Dioscuri
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Edizioni Aurora Boreale
Pubblicato:
26/12/2023
EAN-13
9791255044796

Descrizione

Luigi Carrer, nato a Venezia nel 1801, è stato una poliedrica figura di scrittore, poeta, letterato, giornalista, critico d'arte ed editore, ed uno dei maggiori protagonisti della scena culturale della Serenissima nella prima metà del XIX° secolo. È stato autore di romanzi, di diverse raccolte di poesie e racconti e di alcuni interessanti saggi, tra cui Discorso intorno la poesia biblica, una biografia di Ugo Foscolo, i tre volumi dei Saggi sulla vita e sulle opere di Carlo Goldoni, Elogio di Vittore Carpaccio e Anello di sette gemme, o Venezia e la sua storia, un'opera che descrive le vicende della Serenissima attraverso le biografie di sette illustri cittadine veneziane.
Nel 1837 diede alle stampe La Mitologia del Secolo XIX°, una raccolta di saggi sulle principali figure e narrazioni della Mitologia classica, con proprie considerazioni e riflessioni, nel tentativo (in buona misura riuscito) di "attualizzare" l'atemporalità dei miti e di trarne lezioni morali per la società contemporanea. Da quest'opera abbiamo selezionato e riproposto all'attenzione dei moderni lettori I Dioscuri, una interessante dissertazione interpretativa che l'erudito Carrer volle dedicare a quei personaggi mitici noti come Dioscuri (), vale a dire Castore e Polluce, una coppia di gemelli divini, considerati dalla Tradizione figli di Tindaro e Leda, oppure nelle versioni più tarde del mito dello stesso Zeus; due figure complementari onnipresenti nella mitologia greca ed etrusca e, di riflesso, in quella romana.
Il primo, Castore, celebre domatore di cavalli, e il secondo campione indiscusso di puglilato, presero parte alla spedizione degli Argonauti ed erano anche considerati protettori dei naviganti durante le tempeste marine. Furono anche associati alla costellazione dei Gemelli e alla comparsa della stella Sirio nel cielo in prossimità dell'Equinozio di primavera, poiché, per la loro valenza astronomica, si riteneva che propiziassero la semina dei campi e l'inizio della primavera stessa.