Francesco Cimaglia Gonzaga, una persona non comune, paradossale come lo è Napoli, la sua città: idealista e pragmatico, nobile (non solo per nascita) e ribelle, curioso, imprevedibile, ma soprattutto ironico. E l'ironia, il gusto per lo "sfottò", il sarcasmo, dominano il caleidoscopico quadro di un'esistenza movimentata e avventurosa come quella di un eroe uscita dalla penna di Alexandre Dumas, senza risparmiare nessuno di coloro che vi hanno avuto una pur piccola parte.
Educato secondo i dettami di un mondo destinato a scomparire, insofferente fin da bambino delle austere regole impostegli, egli ha scelto di vivere senza costrizioni riuscendo miracolosamente a mantenersi in equilibrio (forte della giovanile esperienza acquisita in un circo tedesco!) fra gli aneliti di libertà e il senso di appartenenza alle proprie origini...